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Vicenza

Richiedenti asilo
incinta accolte
in parrocchia

L’arrivo delle richiedenti asilo africane a San Pietro. COLORFOTO
L’arrivo delle richiedenti asilo africane a San Pietro. COLORFOTO
Vicenza, richiedenti asilo in gravidanza accolte in parrocchia (CAROLLO)

VICENZA. Sono arrivate sotto una pioggia battente, con le ciabatte ai piedi. Ventotto donne, delle quali otto incinte, una di nove mesi. L’ultimo arrivo di richiedenti asilo in città si è registrato ieri. Le donne hanno trascorso la notte alla parrocchia di San Pietro, nella Casa della dottrina, dove la corriera che le trasportava è arrivata intorno alle 18. Per la maggior parte sono nigeriane; tra loro anche un’eritrea e tre camerunensi. In un primo momento sono state ospitate nel salone della struttura, dove hanno trovato ad accoglierle due interpreti per la lingua inglese e francese. In serata sono state montate delle brande sulle quali le ospiti hanno potuto coricarsi. Dopo una giornata di emergenza in prefettura, l’allerta è rientrata quando i funzionari sono riusciti a trovare la disponibilità della struttura per la notte. Nel frattempo, il tema-accoglienza scalda il dibattito anche in provincia. È prevista a inizio novembre l’udienza fallimentare riguardante l’hotel al Bersagliere di Recoaro. La prefettura attende che la situazione si sblocchi per poter contare sulla struttura per ospitare una cinquantina di profughi. Una misura che rappresenterebbe una boccata d’ossigeno per il sistema dell’accoglienza vicentino. Di fronte all’evenienza, però, il comitato Prima Noi si dice pronto a dare battaglia. «C’è solo una cosa da fare - dichiara il portavoce Alex Cioni -. Mobilitare le centinaia di recoaresi che affollarono con noi l’assemblea pubblica promossa dal sindaco Giovanni Ceola per bloccare l’unica strada d’accesso che dal centro cittadino porta alla struttura. Il comitato intende quindi seguire l’esempio di altri cittadini che in questo momento da Abano Terme a Castel D’Azzano, fino a Gorino nel Ferrarese, sono scesi in strada piazzando presidi e barricate contro l’arrivo dei richiedenti asilo». Proprio sulla vicenda ferrarese, dove alcuni cittadini hanno bloccato gli accessi al paese, ottenendo il trasferimento di 12 donne richiedenti asilo, è intervenuto il ministro dell’Interno Angelino Alfano, dichiarando: «Quella non è Italia».

Matteo Carollo

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