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Reddito mensile per 3 mila famiglie povere

di Matteo Carollo
Secondo le stime, nel Vicentino sono 3 mila le famiglie aventi diritto al nuovo reddito di inclusione, misura varata per il contrasto alla povertà
Secondo le stime, nel Vicentino sono 3 mila le famiglie aventi diritto al nuovo reddito di inclusione, misura varata per il contrasto alla povertà
Secondo le stime, nel Vicentino sono 3 mila le famiglie aventi diritto al nuovo reddito di inclusione, misura varata per il contrasto alla povertà
Secondo le stime, nel Vicentino sono 3 mila le famiglie aventi diritto al nuovo reddito di inclusione, misura varata per il contrasto alla povertà

Via libera dal consiglio dei ministri al reddito di inclusione. Il governo ha approvato la nuova misura volta a contrastare la povertà. Nel Vicentino il provvedimento si tradurrà in un sostegno economico mensile per circa 3 mila famiglie, per un volume medio complessivo pari a 15 milioni di euro l’anno. Tra i nuclei potenzialmente beneficiari, quasi 500 sono residenti nel capoluogo. Si allentano così le maglie dell’assistenza ai nuclei familiari poveri: il nuovo reddito di inclusione (Rei) va ad inglobare il precedente sostegno di inclusione attiva (Sia), portando il tetto del reddito da 3 mila a 6 mila euro.

LA MISURA. Il Rei rientra nel decreto di attuazione della legge sul contrasto della povertà approvato martedì scorso dal consiglio dei ministri. Il provvedimento prevede un beneficio economico mensile tra i 187,5 e i 485,4 euro, per un massimo di 18 mesi. Sarà possibile chiedere un rinnovo per altre 12 mensilità, a patto che siano trascorsi almeno 6 mesi dall’ultima erogazione. Potranno presentare le domande, dal 18 dicembre, le famiglie con un Isee non superiore a 6 mila euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, inferiore a 20 mila euro. L’iniziativa è rivolta ai nuclei familiari con figli minorenni o disabili, donne in stato di gravidanza o disoccupati con più di 55 anni di età. Chi presenterà la domanda dovrà impegnarsi in un progetto per superare la condizione di povertà.

LE STIME. Secondo i dati elaborati dalla Cisl di Vicenza, le famiglie potenziali beneficiarie del reddito di inclusione in provincia sono circa 3 mila. È il numero dei nuclei che soddisfano i requisiti per il sostegno. Quest’ultimo inizierà ad essere erogato dal primo gennaio 2018. Se si considera un importo medio, la previsione è che sul territorio berico possano arrivare da Roma circa 15 milioni di euro l’anno. Nell’area dei 39 Comuni dell’ex Ulss 6, cui faceva riferimento il Sia, si stima che le famiglie aventi diritto saranno circa 700. È la proiezione dei servizi sociali del Comune di Vicenza, capofila del progetto per il comprensorio. Tra questi 700 potenziali beneficiari, il 70 per cento vive nel capoluogo. Saranno così 490 le famiglie della città che potranno ricevere ogni mese il sostegno. Una platea ampliata rispetto al Sia, ricevuto da 290 nuclei familiari nell’ex Ulss 6, sempre con il 70 per cento localizzato nel capoluogo. Le modalità di presentazione delle domande rimangono uguali.

LE REAZIONI. «È un intervento importante, che dà sostegno alle famiglie pesantemente colpite da questa crisi», sottolinea il segretario generale della Cisl di Vicenza Raffaele Consiglio. «Un Paese moderno e civile è un Paese che non lascia indietro nessuno - dichiara Daniela Sbrollini, vicepresidente della commissione affari sociali e sanità della Camera -. Questa è una nuova e importante misura, non “una tantum”, ma strutturale: essa coinvolge tutti coloro che si trovano in povertà assoluta».

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