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Il post denuncia

Razzismo sul treno
«Non mi siedo
vicino a una nera»

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Il post di Paola Crestani su Facebook
Il post di Paola Crestani su Facebook
Il post di Paola Crestani su Facebook
Il post di Paola Crestani su Facebook

Ha ricevuto un messaggino dalla figlia e ha deciso di scrivere su Facebook quello che le aveva raccontato. In poche ore quel post di denuncia su un presunto caso di razzismo ha fatto il giro del web, ottenendo oltre 80 mila reazioni, quasi 13 mila commenti e più di 20 mila condivisioni.

 

Paola Crestani, originaria di Vicenza e residente a Milano, presidente del Centro italiano aiuti all'infanzia, è la madre di Shanthi Rigodanza, di 23 anni. «La dolcissima ragazza nella foto è mia figlia - ha scritto su Facebook allegando l'immagine della giovane -. Ieri pomeriggio l'ho accompagnata in stazione centrale a Milano e ha preso il Frecciarossa in direzione Trieste. Poco dopo mi manda questo messaggio: "Mi sono seduta al mio posto e la signora vicino a me mi fa: ma lei è in questo posto? E le faccio sì, signora"». A quel punto la donna avrebbe chiesto alla studentessa di colore di mostrarle il biglietto e lei l'avrebbe accontentata. «"Gliel'ho fatto vedere e mi fa: ah beh, io non voglio stare vicino a una negra e si è spostata... Assurdo"», riporta sempre la madre. Che ha deciso di chiamare la figlia «e mi ha raccontato che un ragazzo che aveva assistito alla scena ha preso le sue difese dicendo alla signora di vergognarsi. Dubito che lei lo abbia fatto ma se ne è andata. Come dovrebbero fare tutti i razzisti: Andarsene!».

 

L'ultima parte del post è riservata a una considerazione. «Perché, che ne siano consapevoli o no, il mondo di oggi e del futuro è questo: un insieme di persone di tutti i colori, di diverse lingue, di culture differenti. Non solo nelle strade, negli autobus, nei treni o negli aerei ma anche nel business, nella finanza, nella moda, nelle università, nello sport. Quindi, razzisti, che vi piaccia o no, avete già perso!». Crestani, presidente del Centro italiano aiuti all'infanzia, che si occupa da anni dei diritti dei ragazzi e di adozioni, ha ricevuto migliaia di messaggi di sostegno e di condanna al razzismo. 

 

 

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