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La rapina di Nanto

Rapina di Nanto
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di Stasi e Yara

I rilievi dei Ris sull'auto dei rapinatori
I rilievi dei Ris sull'auto dei rapinatori
L'assalto mortale alla gioielleria di Nanto

VICENZA. Una battaglia tra super esperti. Il processo a Oriano Derlesi, uno dei presunti banditi che hanno tentato di svaligiare la gioielleria Zancan a Ponte di Nanto, nel febbraio 2015, a partire dalla prossima udienza (fissata lunedì 23 gennaio) si trasformerà in un terreno per genetisti. Al centro del contendere ci sarà la prova regina: il Dna rinvenuto sul luogo del colpo. Traccia genetica che per l'accusa è dell'imputato. Ma a contraddire il lavoro del Ris di Parma (i consulenti del pubblico ministero); la difesa ha nominato il dottor Pasquale Linarello, che grazie alla scoperta del nuovo Dna ritrovato sotto alle unghie della vittima, ha riaperto il caso legato all'omicidio di Chiara Poggi, a Garlasco. Il tribunale, invece, si avvarrà del professor Emiliano Giardina che ha avuto un ruolo centrale nella soluzione del delitto di Yara Gambirasio, la tredicenne uccisa in provincia di Bergamo.

Matteo Bernardini

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