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Questura over 50
È la più anziana
di tutto il Veneto

L’età media dei poliziotti in servizio alla questura di Vicenza è la più alta di tutto il Veneto e ai primi posti a livello nazionale. A dirlo sono i dati forniti dal Sindacato italiano dei lavoratori di polizia della Cgil. Che evidenziano un quadro tutt’altro che roseo: oltre alle date di nascita degli agenti, preoccupa pure la cronica carenza di organico che rischia di ripercuotersi sulla sicurezza e sui servizi ai cittadini svolti dal personale di viale Mazzini.

L’ETÀ MEDIA. Come evidenziato dai vertici del Silp, ascoltati dalla commissione comunale Servizi alla popolazione presieduta da Raffaele Colombara, l’età media degli agenti vicentini è di 50 anni. In base all’ultimo dossier sulle condizioni di lavoro degli operatori di polizia in servizio nel Veneto, che risale al 2014, in questura risultano un solo agente scelto, ovvero un dipendente con un’anzianità di servizio tra i 5 e i 10 anni, e un solo assistente, che ha un’esperienza compresa tra i 10 e i 15 anni. Tutto il resto del personale ha oltre tre lustri di servizio alle spalle e, sempre secondo il sindacato, è evidente che la gran parte dei dipendenti ha un’anzianità tra i 25 e i 30 anni. Un fattore che garantisce comunque esperienza. Per il Silp, la causa principale della situazione attuale va ricercata nella chiusura della Scuola di polizia ospitata alla caserma Sasso, avvenuta nel 2008. Il conseguente ricollocamento del personale ha determinato un aumento dell’organico, fermando l’assegnazione di nuove leve. A questo si sono aggiunti il blocco del turnover e l’obbligo della ferma obbligatoria prima di entrare nella polizia di Stato, che ha fatto salire l’età di accesso a 26 anni.

LA PENSIONE. Ma le cose potrebbero perfino peggiorare. Una verifica tra il personale della questura mostra che il 1° gennaio dell’anno prossimo solamente 40 poliziotti vicentini su 280, commissariato di Bassano compreso, avranno meno di cinquant’anni. Contemporaneamente, quasi 20 ispettori sui 30 complessivi hanno raggiunto i requisiti per andare in pensione immediatamente o nel corso di qualche mese. E così può capitare, come è successo il mese scorso, che per riconoscere il beneficio dell’esenzione dai servizi serali e notturni esterni a un agente delle volanti di 57 anni è stata assegnata allo stesso reparto che si occupa del controllo del territorio una collega di 53.

L’ORGANICO. Il blocco del turnover incide anche sul numero di poliziotti. Fino a due anni fa, Vicenza poteva contare su 455 unità, mentre oggi il numero è sceso a 390. Per dimostrare come certe scelte a livello ministeriale siano perlomeno discutibili, il Silp ha messo a confronto il territorio berico con quello trevigiano, le due realtà più simili in Veneto, evidenziando che il reparto delle volanti vicentino ha 15 persone in meno rispetto alla questura di Treviso.

NUOVE ASSUNZIONI. Alla luce di tutti questi numeri, il Silp lancia l’allarme perché l’età media così elevata e la mancanza di agenti non devono ripercuotersi sull’efficienza e sulla qualità del servizio reso alla cittadinanza, sia in termini di prevenzione che di repressione dei reati e dei fenomeni criminali. Per questo motivo, il sindacato chiede a gran voce al Dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dell’Interno che vengano assegnati alla questura di viale Mazzini 35 agenti di prima nomina nei prossimi due anni. Le nuove leve non sanerebbero comunque la situazione, ma almeno contribuirebbero a renderla meno problematica.

Valentino Gonzato

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