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Vicenza

Questione di Dna
«Dormo solo 4 ore
e mi sento bene»

Sono circa 6 milioni gli italiani che dormono meno del necessario
Sono circa 6 milioni gli italiani che dormono meno del necessario
Sono circa 6 milioni gli italiani che dormono meno del necessario
Sono circa 6 milioni gli italiani che dormono meno del necessario

VICENZA. «Non ho mai dormito più di 4-5 ore. Quando ero giovane non andavo mai a letto prima delle 2-3 di notte, alle 6.30 ero già in piedi e mi sentivo addosso un'energia straordinaria, pieno di idee, di voglia di fare. Ne sono certo. Sono state quelle poche ore di sonno a darmi il senso di creatività che ha accompagnato la mia vita». Galliano Ceola, quasi 87 anni, li festeggerà il 25 giugno, è dietro la scrivania nel suo ufficio di viale Verdi. Sulle pareti i diplomi, le onorificenze, le lettere di plauso che recano firme eccellenti della prima Repubblica, una per tutte quella di Emilio Colombo che fu presidente del Consiglio e ministro.  

«Sono stato in 14 Paesi nel mondo - spiega Ceola - ma non ho mai avuto problemi di sonno, di fuso orario o jet lag. Né fatica né sfasamenti né sonnolenza. Anzi, un surplus di dinamismo». Ceola - nativo di Castelnovo di Isola Vicentina, fondatore dell'Unci berica, self-made man, uno che in 70 anni ha fatto lavorare a Vicenza 14 imprese e migliaia di artigiani, che ha costruito palazzine, case, alberghi, negozi in 42 vie della città, con «l'orgoglio di non aver mai ricevuto un contravvenzione, un procedimento, un citazione» -, rientra in una categoria speciale di persone, gli short sleepers, i brevi dormitori.

Carta d'identità: magri, allegri, ottimisti, ambiziosi, dotati di leadership, ed energia a mille. Così dicono gli specialisti e le statistiche. Non sono più del 3 per cento della popolazione. Vanno a letto ampiamente dopo la mezzanotte ma si svegliano poche ore dopo come se nulla fosse. Attivi e performanti. Senza bisogno della pennichella al pomeriggio o di attaccarsi alla caffeina. Pare che sia questione di genetica. Una schiera ristretta a cui appartenevano anche Alessandro Magno, Giulio Cesare, Napoleone, Thomas Edison, papa Woytila, lo stesso Giulio Andreotti. 

Franco Pepe

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