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Vicenza

Profughi, finiti
gli spazi: altri
trenta e sarà crisi

Continuano gli arrivi dei profughi a Vicenza e ora la prefettura lancia l’allerta per i pochi spazi
Continuano gli arrivi dei profughi a Vicenza e ora la prefettura lancia l’allerta per i pochi spazi
Continuano gli arrivi dei profughi a Vicenza e ora la prefettura lancia l’allerta per i pochi spazi
Continuano gli arrivi dei profughi a Vicenza e ora la prefettura lancia l’allerta per i pochi spazi

VICENZA. «Qui siamo già in crisi». Massimo Marchesiello non si nasconde. Il prefetto vicario scuote la testa mentre legge sul display del telefonino un messaggio appena arrivato. «Ecco, vedete - afferma - altri dieci arrivi anche oggi». E con questi siamo a quota 1.470. Tanti sono i profughi ospitati attualmente nel Vicentino. Certo, ben distanti dai 1.730 posti che la prefettura è riuscita a recuperare grazie al bando pubblicato nei mesi scorsi. «Peccato, però, - spiega Marchesiello - che molti degli alloggi previsti non siano ancora disponibili. E noi in questo momento praticamente non abbiamo più spazi liberi».

L’SOS DELLA PREFETTURA. Difficile parlare di situazione straordinaria. Da tempo ormai gli uffici di contrà Gazzolle devono lavorare con l’acqua alla gola. L’ultimo sos era stato lanciato dal prefetto Eugenio Soldà proprio nel luglio dello scorso anno. «Datemi una mano - aveva detto e scritto con una lettera inviata ai sindaci - perché sono previsti nuovi arrivi. E non ci sono spazi. Confido nella sensibilità e attendo concrete manifestazioni di disponibilità». Da quel giorno a oggi le condizioni non sembrano cambiate. Anzi. «Siamo messi male - ammette Marchesiello - perché gli arrivi sono continui. E ci servono spazi».

GLI ULTIMI ARRIVI. La quota di migranti raggiunta al momento è 1.470. Nella giornata di ieri ne sono arrivati dieci (inviati a Tonezza), altrettanti sono giunti lunedì. Venti in poche ore (vedi a lato). Numeri che complicano la situazione per la prefettura, costretta agli straordinari. «Al momento - spiega Marchesiello - siamo quasi al completo». I numeri, però, direbbero il contrario. Grazie al recente bando, la prefettura ha recuperato 1.730 posti tramite alberghi, comunità e cooperative. «Tuttavia - prosegue il viceprefetto - non tutti sono immediatamente disponibili. Per questo siamo al limite» anche se il numero di profughi attualmente presente nel territorio Vicentino è 1.470. «Dovessero arrivarne trenta in un solo colpo - afferma Massimo Marchesiello - andremmo in crisi, perché non sapremmo dove metterli. Requisizioni? No. Non l’abbiamo fatto finora e non ci pensiamo. Cercheremo altri accordi con le cooperative, rispettando i criteri del bando. Questa è l’unica soluzione che pensiamo di poter portare avanti ad oggi, sempre che non si liberino prima gli spazi “ottenuti” grazie al bando».

LA COMMISSIONE. Nel frattempo prosegue il lavoro della commissione che deve stabilire se gli immigrati arrivati i a Vicenza abbiano diritto allo status e alla protezione. «Purtroppo - fa sapere il prefetto vicario - non stiamo proseguendo alla velocità che ci eravamo prefissati. Ci sono 7-8 colloqui al giorno rispetto ai 16 previsti a regime. Non è un compito facile perché le storie sembrano “in copia” ma sono diverse». Anche in questo caso la tendenza non cambia. «Il 55 per cento delle domande - conclude - viene rigettata. Ma abbiamo iniziato da chi proviene da Paesi dove c’è la guerra. Più si va avanti e più si andrà verso la quota di due terzi delle domande di richiesta di asilo respinte».

Nicola Negrin

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