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Vicenza

Prestiti "baciati"
La Finanza ancora
nella sede BpVi

La sede della BpVi in via Btg. Framarin
La sede della BpVi in via Btg. Framarin
La sede della BpVi in via Btg. Framarin
La sede della BpVi in via Btg. Framarin

VICENZA. ore 17.10 Questa la nota diffusa dall'istituto di credito berico: Dirigenti e funzionari della Banca Popolare di Vicenza hanno collaborato stamane con la Guardia di Finanza, che ha acquisito documentazione su eventi inerenti il periodo 2012 - marzo 2015 nell’ambito delle indagini da tempo avviate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza, in relazione alle già note ipotesi di reato di aggiotaggio e di ostacolo alla vigilanza.

L’Amministratore Delegato della Banca Popolare di Vicenza, Francesco Iorio, ha affermato che «la Banca è la prima ad essere interessata a fare chiarezza sul passato» e, nel confermare la propria piena collaborazione e fiducia nell’operato della Magistratura, Iorio ha ribadito «il proprio impegno incondizionato a ristabilire quel clima di rinnovata trasparenza e fiducia necessario per proseguire nel rilancio della Banca, a beneficio dei suoi clienti, azionisti, dipendenti e dei territori in cui la Banca opera».
 

 

ore 13.21 È ancora in corso la perquisizione della Guardia di Finanza nella sede della Banca Popolare di Vicenza. «Cercavamo documenti che non erano ancora stati acquisiti, per un confronto con quelli già oggetto della prima perquisizione, e che oggi abbiamo trovato», ha detto il Procuratore capo di Vicenza, Antonino Cappelleri. Si tratta in particolare, si è appreso, della documentazione cartacea e informatica riguardante i finanziamenti concessi dagli ex vertici della Vicentina nel periodo 2012-2014, e tra essi i fidi più ingenti concessi, ad esempio, al gruppo che fa capo all’imprenditore romano Alfio Marchini (che era tra i candidati a sindaco di Roma), e ai gruppi Fusillo e Degennaro. Non vi sono però, ha chiarito il magistrato, nuovi indagati. Si tratta infatti di un’attività conseguente all’inchiesta avviata dalla Procura nel settembre scorso, per aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza.

 

ore 12.15 «Le perquisizioni eseguite oggi dalla Guardia di Finanza presso la sede centrale della Banca Popolare di Vicenza sono un passo importante verso la verità e consentiranno di fare luce sulla gestione della banca». Lo afferma il Codacons, commentando l’operazione avviata questa mattina su disposizione della Procura di Vicenza. «In attesa che i documenti sequestrati oggi siano analizzati dalla magistratura, riteniamo indispensabile procedere a sequestro cautelativo dei beni della banca - spiega il presidente Carlo Rienzi -. Ciò a garanzia dei risarcimenti in favore dei risparmiatori dell’istituto vicentino, perché se emergeranno illeciti relativi al piazzamento delle azioni al pubblico, gli investitori potranno ottenere il rimborso integrale dei propri investimenti».

 

ore 11.30 «Piena e serena collaborazione con gli inquirenti»: è quanto fa sapere la Banca Popolare di Vicenza a proposito della perquisizione in corso da parte della Guardia di Finanza nella Sede centrale dell’istituto di credito.

 

ore 10.30 Una perquisizione, eseguita dalla Guardia di Finanza, è in corso nella sede centrale della Banca Popolare di Vicenza, in via Btg Framarin. I finanzieri stanno eseguendo un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica vicentina, che ha in corso un’inchiesta sulla gestione dell’istituto di credito.

 

Secondo le prime informazioni, i militari stanno raccogliendo tutta la documentazione relativa ai finanziamenti "baciati" che tra il 2012 e il 2014 sono stati concessi dall'istituto a migliaia di persone con l'obiettivo di far loro acquistare azioni della banca. Prestiti che oggi sono considerati illeciti perché alterano l'effettivo valore dell'istituto. Nei giorni scorsi un magistrato veneziano ha emesso una prima ordinanza che annulla l'obbligo di un azionista a restituire il prestito concesso con quelle modalità e quelle finalità. I risparmiatori e gli investitori che negli ultimi tre anni hanno acquistato azioni della Popolare usufruendo di un finanziamento della stessa banca sono stati 1.277, per un valore totale di un miliardo di euro. L'elenco di questi soci e le relative posizioni erano già state consegnate dalla Banca alla Procura di Vicenza circa un anno fa. Oggi la Finanza si è presentata per raccogliere ulteriori dettagli.

 

 

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