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Assemblea anche Veneto Banca

Popolare Vicenza
approva il bilancio
Sit-in sindacati

La protesta dei sindacati all'esterno della Fiera. COLORFOTO
La protesta dei sindacati all'esterno della Fiera. COLORFOTO
La protesta dei sindacati all'esterno della Fiera. COLORFOTO
La protesta dei sindacati all'esterno della Fiera. COLORFOTO

VICENZA. È iniziata poco dopo le 10 l'assemblea degli azionisti della Banca Popolare di Vicenza chiamata ad approvare il bilancio 2016, chiuso con una maxi perdita da 1,9 miliardi. Presenti 254 soci (di cui 196 in proprio), in rappresentanza del 99,34% del capitale (il solo fondo Atlante ha il 99,33%). «Questo è il primo bilancio presentato da questo consiglio di amministrazione - ha rilevato il presidente Gianni Mion aprendo i lavori - ed evidenzia la difficile situazione economia, patrimoniale e reputazionale della banca. Purtuttavia - ha concluso - si è ritenuto che la scelta migliore fosse di redigere il bilancio nella prospettiva della continuità aziendale».

 

In contemporanea a Volpago del Montello (Treviso) si svolge l'assemblea di Veneto Banca, chiamata ad approvare il bilancio d’esercizio 2016 che si è chiuso con una perdita di 1.501,9 milioni di euro, dopo il rosso di 881,9 milioni nel 2015. I soci in sala detengono circa 9,8 miliardi di azioni per un totale del 97,65% del capitale sociale. L'ad Cristiano Carrus ha spiegato che «la fusione con Bpvi è il primo punto del piano. È un'operazione complessa. Siamo in costante interlocuzione con le autorità interessate. Attendiamo l'ingresso nel capitale dello Stato e di capire cosa accadrà in futuro, poichè a tutt'oggi non si sono manifestati soci privati interessati all'operazione».

 

I soci: «Ridateci i nostri soldi». È pressochè unanime la richiesta dei piccoli azionisti della Banca Popolare di Vicenza che hanno preso la parola in occasione dell'assemblea riunita nei padiglioni della Fiera: «Risarcimento». Gli azionisti lamentano che il tema non sia all'ordine del giorno dell'assemblea e chiedono interventi urgenti da parte della banca. Mancanza di serenità, depressione, dolore: così i risparmiatori raccontano le conseguenze dell'azzeramento del valore delle azioni dell'istituto, parlando di «ferite infette» provocate dalla gestione della banca. «In 30 anni di attività commerciale abbiamo subito 29 tentativi di furto e due rapine, ma non mi sarei mai immaginato di essere derubato dei miei risparmi da persone di cui mi fidavo», ha chiosato un azionista. «Diciamo alla banca e allo Stato: ridateci i nostri risparmi, ridateci i nostri risparmi», ha scandito un altro.

 

Bocciata azione di responsabilità.  L'assemblea della Banca Popolare di Vicenza ha bocciato la proposta di azione di responsabilità contro la gestione guidata dall'ex a.d. Francesco Iorio e dall'ex presidente Stefano Dolcetta, messa ai voti su richiesta dei piccoli soci. Determinante è stato il «no» del fondo Atlante, che controlla il 99,33% del capitale della banca. Nel voto «per testa» (comunque ininfluente) hanno infatti trionfato i «sì», arrivati da 120 dei 126 soci presenti, in proprio o per delega.

 

I sindacati: «Mobilitazione se licenziamenti». I sindacati dei lavoratori della banca, da parte loro, hanno letto in assemblea un comunicato firmato da Fisac-Cgil, First-Cisl, Fabi e Unisin: «Al primo tentativo di licenziamento si mobiliterà tutta la categoria in tutta Italia», sottolineano. «Non si può abbandonare il territorio e i dipendenti (11.000 tra le due banche venete) - aggiungono - Faremo sentire la voce delle5.300 famiglie nel solo gruppo Bpvi che, da nord a sud, stanno aspettando le decisioni delle istituzioni mentre il tempo corree ogni giorno che passa ci rende più deboli». Le stesse sigle sindacali hanno organizzato un presidio di fronte alla sede assembleare. 

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