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Poliziotti in sella alle bici
«Il servizio verrà esteso»

Il servizio sperimentale effettuato dai poliziotti in bicicletta ha preso il via il 6 giugno. COLORFOTO ARTIGIANA
Il servizio sperimentale effettuato dai poliziotti in bicicletta ha preso il via il 6 giugno. COLORFOTO ARTIGIANA
Il servizio sperimentale effettuato dai poliziotti in bicicletta ha preso il via il 6 giugno. COLORFOTO ARTIGIANA
Il servizio sperimentale effettuato dai poliziotti in bicicletta ha preso il via il 6 giugno. COLORFOTO ARTIGIANA

Riescono a intervenire più rapidamente rispetto ai loro colleghi in automobile e si muovono con facilità nei parchi e nelle strade più strette del centro, dove le “pantere” non possono accedere. A poco più di due mesi dall’inizio del dispositivo, il questore Giuseppe Petronzi traccia un bilancio positivo dei pattugliamenti effettuati dai poliziotti in bicicletta, che ha permesso di identificare 312 persone nel corso di 39 servizi: «Il dispositivo sta funzionando e l’attività è viene apprezzata dalla cittadinanza».

I NUMERI. Gli agenti su due ruote hanno tenuto d’occhio soprattutto Campo Marzo, giardino Salvi, parco Querini e la zona pedonale del capoluogo. Nel corso dei controlli sono state indagate tre persone, rinvenuti 131 grammi di sostanze stupefacenti ed eseguiti due sequestri di refurtiva poco dopo che i ladri avevano effettuato i furti in negozi del centro cittadino.

IL SERVIZIO. Quello che ha preso il via il 6 giugno è un progetto pilota, una novità assoluta per il capoluogo e uno dei primi servizi del genere a livello nazionale. Vi hanno aderito su base volontaria otto agenti (sei uomini e due donne) della sezione volanti, diretta dal commissario capo Cristiano Fiorin, in possesso di determinate caratteristiche fisiche. Le pattuglie sono composte da due o tre e elementi e organizzate su due turni giornalieri di 3 ore ciascuno, pure durante i fine settimana, ma possono essere impiegate anche in orario notturno in occasione di grandi eventi, come è accaduto durante la Notte bianca. Come sottolineato da Petronzi, i pattugliamenti in bici non hanno intaccato le volanti presenti sul territorio, che sono addirittura aumentate a tre. «Non era mai accaduto a Vicenza - mette in risalto il questore -, perché sono arrivate nuove disponibilità da parte del ministero, che non vanno confuse con il reparto prevenzione crimine di Padova, che viene in città almeno tre volte alla settimana».

GLI OBIETTIVI. Trattandosi di un progetto sperimentale, il bilancio definitivo verrà stilato a ottobre. Ma Petronzi, sulla base dei risultati raggiunti, ha già intenzione di prolungarlo: «Tireremo le fila, poi lo rappresenterò al ministero e confido che il servizio diventi una risorsa stabile. Il mio obiettivo è di aggiungere cose, mai di toglierle». Il numero uno di viale Mazzini, infine, si dice soddisfatto anche perché l’incremento dei pattugliamenti del territorio «non è andato a discapito di tutti i servizi che la questura offre ai cittadini», come il rilascio dei permessi di soggiorno e dei passaporti.

Valentino Gonzato

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