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Vicenza

Pfas, s'indaga
per disastro
ambientale

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Gruppo No-Pfas davanti al tribunale
Gruppo No-Pfas davanti al tribunale
Gruppo No-Pfas davanti al tribunale
Gruppo No-Pfas davanti al tribunale

VICENZA. La Procura della repubblica di Vicenza conta di concludere entro l’anno l’indagine per disastro ambientale aperta in relazione all’inquinamento da sostanze perfluoro alchiliche (Pfas) prodotte dallo stabilimento Miteni di Trissino. Lo ha riferito oggi il procuratore della repubblica Antonino Cappelleri, che ha incontrato una delegazione delle «mamme no-Pfas», mobilitate sulla vicenda che interessa la provincia berica. Il magistrato - secondo quanto si è appreso - ha riferito ai comitati che la magistratura sta attendendo in particolare il parere dell’Istituto superiore di sanità sulla sussistenza o meno del pericolo per la salute pubblica. Per Laura Puppato, ex senatrice Pd che segue la vicenda «con la legge sugli ecoreati si è aperto un modus operativo per la magistratura che consente di inquadrare correttamente ilproblema a livello penale, e soprattutto individua modalità di percorso che, nei fatti, impediscono la decadenza del reato. Viene infatti sospesa la prescrizione quando le parti individuano necessità di approfondimento, ascolto di testi, valutazione di ulteriori documenti; una garanzia di giustizia per coloro che stanno subendo il danno e in questo caso, peggio, lo hanno subito ignari per anni».

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