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Arcugnano

Pensionato legato
e rapinato in casa
per sessanta euro

Ottorino Casarotto, 74 anni, nella sua casa ad Arcugnano. COLORFOTO
Ottorino Casarotto, 74 anni, nella sua casa ad Arcugnano. COLORFOTO
Ottorino Casarotto, 74 anni, nella sua casa ad Arcugnano. COLORFOTO
Ottorino Casarotto, 74 anni, nella sua casa ad Arcugnano. COLORFOTO

 

ARCUGNANO. Lo hanno immobilizzato con delle fascette di plastica, lo hanno ferito e, mentre uno dei banditi lo teneva sotto scacco, l’altro ha rovistato in tutta la casa per cercare qualcosa di valore. Alla fine lo hanno lasciato legato e sono scappati con 60 euro.

È la nottata drammatica vissuta da Ottorino Casarotto, 74 anni, che vive da solo in un’abitazione isolata lungo via Valle dei Molini ad Arcugnano, non lontano da Fimon. Il pensionato, dopo un’ora in balia dei banditi, è riuscito a liberarsi da solo ed ha dato l’allarme al 112. Nella notte è stato medicato, e ne avrà per una decina di giorni. I carabinieri della stazione di Brendola, con la collaborazione dei colleghi della compagnia di Vicenza e del nucleo investigativo provinciale, hanno avviato le indagini per dare un’identità ai due rapinatori.

Il piano criminale dei malviventi, descritti come giovani, sui 25-30 anni, con ogni probabilità dell’Est europeo, prevedeva forse di compiere un furto. Ma la coppia aveva comunque portato con sè le fascette. Verso mezzanotte, Casarotto, che era a letto, era stato svegliato da alcuni rumori. «Pensavo fossero caprioli», ha riferito, vista la vicinanza con campagna e boschi. Poichè il rumore proseguiva, si era affacciato alla finestra e aveva notato una luce accesa. A quel punto aveva urlato, in dialetto, «andate via», ed era tornato a dormire. Ma pochi minuti dopo ecco un altro rumore. A quel punto si era vestito ed era sceso a dare un’occhiata. Non aveva pensato di avvertire subito il 112.

Neanche il tempo di aprire la porta di casa al pianterreno che il pensionato è stato aggredito dai due banditi. Lo hanno afferrato e, senza farsi alcuno scrupolo, gli hanno legato mani e piedi con le fascette. Quindi, mentre uno dei rapinatori è rimasto a sorvegliarlo all’ingresso di casa (Casarotto ha chiesto di poter entrare, per evitare il freddo pungente), l’altro è salito di sopra mettendo a soqquadro ogni stanza. «Non ho niente», ha ripetuto la vittima spaventata, ai due banditi. I quali, senza remore, lo hanno tenuto sotto scacco per un’ora, che a Casarotto deve essere parsa un’eternità. Dopo aver aperto cassetti ed armadi, i due hanno arraffato solo i pochi spiccioli che il pensionato aveva subito detto di avere e quindi si sono dileguati nell’oscurità, lasciandolo da solo e legato.

Casarotto, frastornato e spaventato, è riuscito con fatica a liberarsi dalle fascette e a dare l’allarme. Con i polsi e le caviglie feriti, ha atteso l’arrivo della prima pattuglia dei carabinieri ai quali ha raccontato l’accaduto, descrivendo i due malviventi nel dettaglio. Avevano il volto parzialmente coperto e nella stanza era abbastanza buio, ma probabilmente sarebbe in grado di riconoscerli se li incontrasse o li vedesse in fotografia. Il pensionato è stato poi medicato e i parenti sono accorsi a prestargli assistenza. Il suo timore è che i banditi possano tornare; ma in casa non tiene nulla di valore.

I militari hanno compiuto un minuzioso sopralluogo a caccia di impronte e tracce. L’obiettivo è dare un nome ai rapinatori il prima possibile, perchè queste incursioni, ai danni di persone sole, spaventano e creano allarme.

Diego Neri

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