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Paura sull’Altopiano
Un fiume di fango
travolge la contrada

La contrada Fosse di Sotto invasa da una marea di fango e una delle auto rimaste danneggiate
La contrada Fosse di Sotto invasa da una marea di fango e una delle auto rimaste danneggiate
La contrada Fosse di Sotto invasa da una marea di fango e una delle auto rimaste danneggiate
La contrada Fosse di Sotto invasa da una marea di fango e una delle auto rimaste danneggiate

Prima la bomba d’acqua, poi la distruzione. Enego ieri mattina è stata devastata da una frana di vaste proporzioni. La contrada Fosse di Sotto, nella quale abitano un centinaio di persone, è stata invasa da un fiume di fango e roccia che ha travolto una ventina di abitazioni e quattro auto, lasciando dietro di sé danni per almeno 5 milioni di euro. I soccorsi, coordinati dal Comune e dai carabinieri forestali, si sono attivati immediatamente e nel volgere di poche ore hanno tamponato efficacemente l’emergenza. Ci vorranno però delle settimane per riportare la situazione alla normalità.

Tutto è partito da un temporale violentissimo, abbattutosi dalle 6 del mattino e che in un paio d’ore ha fatto cadere almeno 150 mm di pioggia. Una quantità impressionante. L’acqua, infiltratasi nel sottosuolo, ha cominciato a defluire verso valle. Quando il “grabo”, un’antica mulattiera che funge anche da scolo, che passa in mezzo alle case e collega le Fosse con il centro del paese, non è più stato capace di smaltirla, circa 600 metri di strada in parte asfaltata e in parte pavimentata con il selciato sono letteralmente esplosi assieme ai sottoservizi: una marea di detriti, fango e scarichi fognari ha investito la frazione. Erano circa le 7. In alcune abitazioni la melma è risalita fino a uscire da water e lavandini.

Lo “tsunami” è stato preannunciato da un boato assordante, che ha svegliato di soprassalto chi ancora stava dormendo e fatto tremare alcune case. Da sotto la chiesa di Fosse il torrente color caffellatte ha cominciato a scorrere fino a bloccare la strada provinciale “Valgadena”, che da Primolano sale a Enego. Per fortuna nessuna persona si trovava all’esterno, altrimenti sarebbe stata una tragedia ancor più grave.

I residenti hanno immediatamente dato l’allarme ai vigili del fuoco e al sindaco Fosco Cappellari, che stava preparando l’inaugurazione del restauro del Forte Lisser, cerimonia poi annullata. Verso le 7 si è trovato la strada sbarrata dai detriti anche il comandante dei carabinieri forestali di Enego, Nicola Pierotti, pure lui attivatosi per gestire la viabilità e la macchina dei soccorsi. Un centinaio tra pompieri, forze dell’ordine, volontari della protezione civile, titolari di ditte che hanno messo a disposizione ruspe, camion e attrezzi, oltre a tantissimi cittadini con pale, scope e carriole hanno lavorato per tutto il giorno per ripulire strade, cortili e l’interno delle abitazioni. Un paio quelle maggiormente danneggiate da mezzo metro di palta, una ventina invece quelle che hanno avuto cortili e garage allagati.

La strada provinciale “Valgadena”, invasa dai detriti e da vere e proprie cascate in diversi punti, è stata chiusa per diverse ore, presidiata da carabinieri, polstrada e polizia locale di Bassano, fino a quando la protezione civile non ha ripulito la carreggiata.

Il sindaco Fosco Cappellari ha annunciato che chiederà lo stato di calamità naturale. «Alcune delle abitazioni colpite - osserva - sono state evacuate. Non perché esistano dei problemi strutturali ma per consentire i lavori di pulizia, che inevitabilmente sono stati molto lunghi. Non è facile fare una stima dei danni ma siamo nell’ordine di almeno 5 milioni di euro. È un dramma di vaste proporzioni, non ho mai visto nulla del genere qui sull’Altopiano. Il nubifragio è stato violentissimo: la visibilità era inferiore ai dieci metri, tanto era fitta la pioggia, e sul campo sportivo di Enego si sono accumulati ben 40 centimetri d’acqua. In poco tempo tutte le precipitazioni cadute nel territorio di Enego, dalla montagna al paese, sono arrivate a valle ma erano troppe per il sistema di scolo e così è “esploso” tutto. A quel punto abbiamo subito attivato la macchina dei soccorsi. Avevo anche l’auto carica di generi alimentari per il rinfresco dell’inaugurazione del Forte Lisser: li ho distribuiti ai volontari e alle famiglie in difficoltà. Doveva essere un giorno di festa e invece siamo di fronte a una calamità. Sono molto dispiaciuto per chi sta soffrendo ma dico fin da ora che faremo tutto il possibile per aiutarli e per limitare i disagi. In tutto questo, se c’è una cosa positiva, è lo spirito di affiatamento e collaborazione che c’è tra i miei concittadini: siamo persone forse un po’ ruvide ma quando c’è bisogno di aiuto e solidarietà nessuno si tira indietro. Nessuno ha avuto paura di sporcarsi le mani e di restare sotto la pioggia per dare un aiuto a chi è in difficoltà».

Sia la rete fognaria che quella della distribuzione di acqua potabile hanno subito danni ingenti e sono state interrotte. I tecnici di Etra hanno lavorato tutto il giorno e già nel tardo pomeriggio hanno riattivato i servizi essenziali.

Davide Moro

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