Gli avvocati, ma anche gli imputati, i testimoni e la cancelliera si sono bardati come per una spedizione in alta quota. D'altronde, però, ieri mattina la temperatura all'interno dell'aula D del piano interrato del tribunale era realmente invernale.
Per tutta la mattinata, le udienze filtro davanti al giudice Filippo Lagrasta si sono celebrate al freddo. Colpa, a quanto pare, di un guasto che ha interessato l'impianto di riscaldamento, fortunatamente solo di quella aula; nelle altre, infatti, il clima era decisamente più accettabile. Il risultato è stato vedere personale, magistrati e avvocati con il cappotto o la pelliccia, e qualche testimone, ulteriormente infreddolito dall'attesa, anche con sciarpe e guanti.
«Sembra che dall'impianto esca aria ghiacciata», ha spiegato una delle testimoni in attesa.Il problema dovrebbe essere risolto a breve, ma è il secondo che avviene in quella stessa aula di udienza, dove una decina di giorni fa, dopo un violento acquazzone, gocciolava dal lucernario sulla scrivania del giudice e sui fascicoli del dibattimento. L'udienza, come ieri, non era stata sospesa ma ci si era limitati a spostare gli incartamenti e ad asciugare per quanto possibile.
In verità, rispetto al passato, la situazione generale all'interno del palazzo di giustizia è decisamente migliorata. A parte l'episodio all'interno dell'aula D, non è più entrata acqua a palazzo di giustizia, né ci sono più stati danni agli arredi e alle attrezzature. Gli impianti funzionano con regolarità, in virtù di un monitoraggio costante che è stato voluto dal presidente Alberto Rizzo d'intesa con l'amministrazione comunale e le ditte che seguono la manutenzione.