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Il video integrale

Opere e progetti
per la città del futuro
Candidati a confronto

IL VIDEO INTEGRALE
Terzo dibattito promosso da Il Giornale di Vicenza e TvA Vicenza
Terzo dibattito promosso da Il Giornale di Vicenza e TvA Vicenza
Terzo dibattito promosso da Il Giornale di Vicenza e TvA Vicenza
Terzo dibattito promosso da Il Giornale di Vicenza e TvA Vicenza

Riutilizzo, rigenerazione, riqualificazione, partecipazione: è attorno a queste quattro parole chiave che si disputerà la partita urbanistica ed edilizia di Vicenza nel prossimo quinquennio. Chiunque riceverà dagli elettori il mandato di guidare il capoluogo berico fino al 2023 lo farà pianificando - giocoforza viste comunque le prescrizioni regionali in tal senso - una città a “consumo di suolo zero”.
Nel terzo Forum del ciclo “Vicenza18” promosso dal Giornale di Vicenza e da TvA Vicenza in vista del voto amministrativo del 10 giugno, i sei candidati al ruolo di sindaco hanno fatto tappa lunedì sera sul pianeta urbanistica, mobilità, viabilità ed edilizia.
Nell’auditorium del quotidiano, davanti a un pubblico di addetti ai lavori, dalle associazioni a difesa del territorio agli ordini professionali, dalle imprese alle attività produttive e commerciali, Filippo Albertin di “Potere al Popolo”, Francesco Rucco per il centrodestra, Leonardo Bano di “No Privilegi Politici”, Franca Equizi di “Confederazione Grande Nord”, Otello Dalla Rosa per il centrosinistra e Andrea Maroso di “Siamo Veneto” hanno promesso tutti, in tempi e modi differenti, una rimodulazione del Piano di assetto del territorio rispondendo alle domande dei giornalisti Fabio Carraro e Gian Marco Mancassola. E pazienza se nessuno o quasi avesse idea di quanto asfalto, in chilometri, dovrà preoccuparsi di mantenere: al quiz su quanto sia lunga la rete stradale urbana (450 chilometri in tutto), Albertin ha azzardato 10 chilometri, Bano 4.800, Dalla Rosa 1.000, Rucco 200. Si avvicinano - entrambi hanno abbozzato 300 chilometri - Equizi e Maroso. 
Al di là della prova simbolica, ciò che preme è capire quale visione abbia della città il futuro inquilino di palazzo Trissino. Per tentare di «salvaguardare Vicenza», Leonardo Bano, si affiderebbe ai cittadini: «Nessuno ha fatto nulla per evitare la distruzione di una città patrimonio dell’Unesco, penso ad esempio ad ex Enel ed ex Barcaro, dove le multinazionali vorrebbero fare dei supermercati». 
Anche per Franca Equizi, «ogni progetto urbanistico sarà condiviso e deciso dai cittadini. Revocheremo subito tutti gli accordi pubblico-privati in essere, nessuno dei quali vantaggioso per il Comune e poi li valuteremo». Si dà due anni di tempo invece Otello Dalla Rosa per «coinvolgere la città in un nuovo disegno»: rimetteremo mano al Pat nell’ottica della rigenerazione e del consumo di suolo zero, puntando sull’università e rivedendo la zona industriale dove oggi il 40% dei capannoni è abbandonato e inseriremo più servizi e più aree verdi».
L’università all’ex tribunale e il front office nell’ex Camera di commercio in corso Fogazzaro sono gli assi nella manica di Maroso, per il suo piano di sviluppo “dinamico”: «Con i cittadini mapperemo le aree da riqualificare o da demolire, come il vecchio polo sanitario in Marosticana». «Conservazione e valorizzazione dell’esistente» la filosofia generale di Albertin: «Il Pat dev’essere partecipato, dai cittadini ma anche da una task force comunale con progettisti e maestranze vicentine, per definire più verde, più socialità, più centro storico».
Rammentando lo «scollegamento dalla realtà» del Pat passato, Rucco promette una «pianificazione aperta alla cittadinanza: da tempo insistiamo sul consumo di suolo zero, sulla rigenerazione e la realizzazione delle opere, per farlo riorganizzeremo gli uffici creando un dipartimento unico per urbanistica ed edilizia».

 

Incontro con i candidati - Prima parte (VIDEO)

 

Incontro con i candidati - Seconda parte (VIDEO)

 

Per tutti i confronti del ciclo denominato "Vicenza18" sono in programma uno speciale di tre pagine sul quotidiano in edicola il mercoledì. Il forum sarà trasmesso sempre il mercoledì (alle 21) su TvA e il video integrale sarà sempre disponibile sul sito del GdV il giovedì.

 

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