Onde gravitazionali
Incontro al GdV
con l'astronomo

VICENZA. Dalla relatività alla sua esemplificazione più netta: le onde gravitazionali. Le quali, come ormai noto, sono date per certe dall'11 febbraio 2016, giorno in cui vennero annunciate le prime rilevazioni di onde gravitazionali prodotte dalla collisione di due buchi neri, che fornirono, inoltre, la prima prova diretta dell'esistenza di queste increspature dello spazio-tempo. Il tema è al centro della conferenza di domani, sabato 18 novembre, alle 17, nella sede del Giornale di Vicenza, in via Fermi 205 (primo piano, ingresso libero), dove interverrà Simone Zaggia, astronomo dell'Inaf-Osservatorio astronomico di Padova e apprezzato divulgatore. Zaggia aggiornerà la finestra spalancata sull'universo nascosto: «Una volta che le tre antenne, i due rilevatori Ligo che si trovano negli Stati Uniti e il rilevatore Virgo di Cascina (Pisa), saranno a regime ci permetteranno di avere una quantità notevole di queste rilevazioni e, dunque, di indagare fasi estremamente violente, ma anche estremamente rapide della vita dell'universo, che ci permetteranno di capire qual è l'evoluzione generale all'interno delle galassie». «Se riusciamo a diminuire il rumore di fondo - continua - riusciamo a rilevare ancora di più i segnali prodotti all'inizio dell'universo quando si sono formate le grandi fluttuazioni cosmiche». Si tratta del terzo appuntamento (l'ultimo del 2017) promosso dal Gruppo astrofili vicentini, in collaborazione con il GdV.