<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Vicenza

Omicidio Lotto
Sospetti in Brasile
su altre 3 persone

Il vicentino Tommaso Lotto, ucciso in Brasile durante un tentativo di rapina in strada. ARCHIVIO
Il vicentino Tommaso Lotto, ucciso in Brasile durante un tentativo di rapina in strada. ARCHIVIO
Il vicentino Tommaso Lotto, ucciso in Brasile durante un tentativo di rapina in strada. ARCHIVIO
Il vicentino Tommaso Lotto, ucciso in Brasile durante un tentativo di rapina in strada. ARCHIVIO

A quattro anni dalla sua morte, l’inchiesta sull’omicidio di Tommaso Lotto potrebbe essere davvero vicina a una svolta decisiva. Nei prossimi giorni, infatti, il fascicolo sull’omicidio del consulente vicentino di 27 anni, assassinato il 21 luglio 2012 a San Paolo, in Brasile, da un commando per rapinarlo del Rolex, dovrebbe essere ufficialmente riaperto da un nuovo magistrato della procura paulista assegnato al caso. Ma questa non è l’unica novità. Grazie agli investigatori berici, coordinati dal sostituto procuratore Hans Roderich Blattner, si è anche arrivati a individuare tre persone che avrebbero fatto parte della banda di malviventi che ha rapinato e ucciso il professionista vicentino. Il principale indiziato (detto “il gordo”), quello che secondo i carabinieri berici avrebbe fatto fuoco e ferito a morte Tommaso, è morto mentre si trovava in carcere, dopo essere stato arrestato dalla polizia brasiliana per un’altra rapina. Ora la nostra procura sta solo aspettando la comunicazione ufficiale della riapertura dell’inchiesta da parte dell’autorità brasiliana. Comunicazione attesa nei primi giorni di agosto. Le indagini avevano preso un primo, importante, impulso quando il brigadiere dei militari dell’Arma Fabrizio Cannata, era stato inviato a Madrid per registrare la testimonianza di Josè Gallardon, l’amico spagnolo che si trovava in auto con Tommaso Lotto la sera del delitto.

IL DELITTO. La sera del 21 luglio 2012, Lotto era in auto con l’amico spagnolo quando venne affiancato a un semaforo da due killer in moto che spararono al consulente vicentino per rapinarlo dell’orologio (un Rolex) che aveva al polso. La procura di Vicenza aprì un fascicolo per affiancare gli inquirenti brasiliani per arrivare a trovare i responsabili dell’agguato e dare così una risposta anche ai familiari del giovane vicentino, assistiti dall’avvocato Mauro Meneghini.

LE INDAGINI. Dopo l’omicidio gli inquirenti brasiliani avevano acquisito le immagini di una telecamera privata che aveva filmato la moto dei killer e due auto in fuga. La moto era senza targa, mentre quelle delle due vetture erano irriconoscibili. Immagini a bassa risoluzione che non hanno però scoraggiato gli investigatori vicentini.

LA CONSULENZA. Nei mesi scorsi la procura di Vicenza ha affidato una consulenza all’ingegnere Tommaso Occhipinti il quale, esperto di ingegneria dell’informazione, ha creato un programma ad hoc capace di prendere le “impronte digitali” di ogni singolo carattere - lettera o numero - delle targhe in uso in Brasile. Quelle impronte sono state confrontate con un algoritmo matematico che ha portato a ricreare le targhe delle due auto impiegate dalla banda. Gli esiti delle indagini erano stati portati in Brasile dal brigadiere Cannata e consegnati al capo della polizia di San Paolo e ai responsabili della sezione omicidi. E sarebbe proprio grazie a questa intuizione che le indagini avrebbero trovato un rilancio con l’individuazione dei tre presunti componenti del commando che ha freddato Tommaso Lotto.

Matteo Bernardini

Suggerimenti