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Vicenza

Oasi di Casale
Via l'elettrodotto
«Ora ampliamento»

Famiglie in visita all'oasi
Famiglie in visita all'oasi
Famiglie in visita all'oasi
Famiglie in visita all'oasi

VICENZA. L’ingresso è seminascosto in un angolo dell’ampio parcheggio davanti alla sede dell’Arpav in via Zamenhof. Nell’oasi Wwf degli stagni di Casale si entra anche da lì, e non sono in molti a saperlo in città. Il contrasto tra il cemento, l’area artigianale e i ventiquattro ettari di natura non potrebbe essere più netto. Da una parte asfalto e traffico, dall’altra terra, alberi, acqua e silenzio.
È stata una giornata speciale, ieri, per l’oasi, per il Wwf e per Vicenza. Una festa. Dopo qualche mese di lavoro è stato rimosso l’elettrodotto aereo che correva sopra parte dell’area protetta. Poi, nelle stesse ore in cui la zona tornava a disposizione dei visitatori, è arrivata anche la conferma che il Comune sta trattando per l’acquisizione di alcune aree verdi per allargare il perimetro dell’oasi. L’azione di palazzo Trissino, già nell’aria da qualche tempo, arriva a conclusione di un’altra delicata operazione. Ovvero l’acquisizione al costo simbolico di un euro del mappale 146, all’interno dell’oasi, ma fino a qualche mese fa di proprietà della Socotherm di Adria. Ora, afferma l’assessore Antonio Dalla Pozza, «È giunto il momento di compiere un altro passo».

Federico Murzio

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