VICENZA. Linea dura dell'amministrazione contro quelle famiglie di nomadi che da mesi si sono insediate stabilmente con i loro camper nella zona ovest della città, passando da parcheggio in parcheggio. L'assessore alla sicurezza Dario Rotondi assicura: «Se non rispettano le norme, faremo tutto quello che consentito è dalla legge». In primis l’ordinanza che istituisce la zona rossa e successivamente la richiesta al questore di espellere 11 capifamiglia.
Zona rossa. Il provvedimento che è stato firmato ieri di fatto fa scattare in città la prima area rossa anti-bivacchi. Il quadrilatero è quello compreso tra corso San Felice, viale Verona, viale San Lazzaro, via Fermi, viale del Sole, via Pecori Giraldi, via Legione Antonini, via Divisione Acqui e via Giazzon. All’interno della zona rossa, che comprende i più volte citati parcheggi di via Lanza, via Quasimodo e via Zampieri, viene fatto «divieto assoluto di sostare adibendo impropriamente parcheggi, strade e piazze a luogo di propria dimora» da oggi e fino al 30 settembre.
I provvedimenti. Il divieto è espressamente rivolto a 14 nomadi (8 uomini e 6 donne) a cui nel corso di 1.386 controlli eseguiti dalla polizia locale in 14 mesi sono stati contestati 55 verbali «ma sarà anche applicabile - fanno sapere da palazzo Trissino - contro chiunque sarà sorpreso a utilizzare impropriamente le aree dentro la zona rossa».
Ma c'è di più. «Abbiamo consegnato al questore - prosegue l’assessore - un elenco di nomadi che sono privi di permesso di soggiorno e che, quindi, possono essere espulsi. Ora è necessario capire se hanno qualche legame di parentela con italiani che li rende inespellibili. Noi nei abbiamo segnalati 11. Sono tutti capifamiglia; il che comporterebbe l’allontanamento di un numero superiore di persone».