<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Vicenza

No al visto negli Usa
«Volevamo solo
conoscere la nuora»

.
I coniugi Michele e Maria Malancea
I coniugi Michele e Maria Malancea
I coniugi Michele e Maria Malancea
I coniugi Michele e Maria Malancea

VICENZA. Maria mostra orgogliosa la foto sul telefonino del figlio Alexandru con la sposa americana. Il ragazzo partito da Chisinau, capitale della Moldavia, ne ha fatta di strada nella patria di zio Sam. Ha una trentina d’anni e fa l’avvocato d’affari, dopo essersi laureato negli Stati Uniti dove vive da oltre sette anni, occupandosi del settore immobiliare. Maria e il marito Michele Malancea lavorano da parecchio tempo in Italia come collaboratori domestici. Si sono fatti apprezzare nella famiglie in cui hanno prestato servizio e quando l’altro giorno sono stati respinti per la seconda volta al consolato americano di Milano, erano increduli e mortificati. «Chiedevamo il visto per restare un paio di settimane al massimo e conoscere finalmente di persona nostra nuora, ma ci è stato detto di no», spiega incredula Maria, 52 anni, che lavora per la famiglia Bolzani in via Egidio di Velo. «Credevano forse che fosse un escamotage per rimanere negli Usa - sottolinea - ma si sbagliano di grosso perché stiamo iniziando le pratiche per diventare cittadini italiani, a Vicenza stiamo bene». La voglia di riabbracciare il figlio dopo tanto tempo è stata frustrata dalla decisione delle autorità consolari, nonostante Alexandru avesse versato 500 dollari per presentare per tempo la documentazione necessaria per il rilascio del visto. Lo stesso era accaduto nel 2016 quando avrebbero voluto raggiungere lo stato di Washington, dove Alexandru vive a Puyallup, cittadina di quasi 40 mila abitanti, per assistere al matrimonio. Ma non fu possibile e si dovettero accontentare di vedere la cerimonia per Skype. Anche in quella occasione il figlio aveva fatto la stessa trafila per produrre i documenti necessari al rilascio del visto, spendendo altri 500 dollari, ma la risposta era stata la medesima. 

Ivano Tolettini

Suggerimenti