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Vicenza

'Ndrangheta
Sequestrati beni
per un milione di euro

Un'auto della Guardia di Finanza (archivio)
Un'auto della Guardia di Finanza (archivio)
Un'auto della Guardia di Finanza (archivio)
Un'auto della Guardia di Finanza (archivio)

BOLOGNA. Una villa, due appartamenti e un terreno in provincia di Vicenza, inoltre conti correnti, partecipazioni societarie ed un’autovettura, detenuti sia direttamente che attraverso prestanome. Sono i beni, per circa un milione, sequestrati dalla Guardia di Finanza di Bologna a tre persone, ritenute vicine a una potente cosca della ’Ndrangheta calabrese e coinvolte in un’inchiesta su un traffico di cocaina dal Sudamerica. Si tratta di un emiliano, un pugliese e un calabrese, tutti gravitanti nel Vicentino, già arrestati (e condannati in primo e secondo grado) nell’ambito dell’indagine ’Due Torri connection’ della Dda di Bologna, che nel 2011 aveva portato all’arresto di 14 persone tra Italia, Austria e Spagna, accusate di associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. A conclusione degli accertamenti delegati della stessa Dda, le Fiamme Gialle hanno ricostruito e proposto per il sequestro preventivo finalizzato alla confisca un complesso patrimoniale il cui valore è risultato sproporzionato rispetto alla capacità economico-reddituale ufficiale dichiarata dagli imputati e dai rispettivi nuclei familiari. Le unità specializzate del Gico (Gruppo investigazione criminalità organizzata) sono riuscite a ricondurre ai tre soggetti il consistente patrimonio, finora mai intaccato da sequestri, attraverso complessi accertamenti bancari e utilizzando un applicativo informatico (denominato Molecola) ideato dal Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata della Finanza per individuare e aggredire i beni illecitamente accumulati dalla criminalita. Il decreto di sequestro è stato emesso dalla Corte d’Appello di Bologna su proposta della Procura generale.

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