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Vicenza

Movida in centro
Un patto
Comune-locali

Nuovo patto tra Comune e locali per gestire la movida in centro
Nuovo patto tra Comune e locali per gestire la movida in centro
Nuovo patto tra Comune e locali per gestire la movida in centro
Nuovo patto tra Comune e locali per gestire la movida in centro

Un patto tra Comune e baristi per gestire la movida in centro; per garantire il riposo dei residenti senza però danneggiare le attività commerciali che animano e portano gente in città. È quanto sarà stretto a breve, sulla scorta di quanto già fatto a Bassano e in altre città italiane.

I PUNTI CRITICI. Tutto è iniziato con un incontro tra le parti interessate, l’altro giorno, a Palazzo Trissino. Al vertice hanno partecipato da una parte il sindaco Achille Variati e gli assessori all’innovazione Filippo Zanetti e alla sicurezza urbana Dario Rotondi; dall’altra rappresentanti dell’Ascom e una ventina di gestori dei locali con apertura serale più frequentati nel cuore della città. Nel vertice sono emersi i punti critici della questione, legati anche all’utilizzo dei plateatici: la musica all’esterno dopo le 23.30, il vociare dei clienti che si fermano fuori dai bar dopo l’orario di chiusura, gli assembramenti che si estendono fin sulle carreggiate, creando problemi al traffico. È emersa anche la necessità di pulire le rispettive pertinenze subito dopo la chiusura, ma facendo attenzione a non fare rumore spostando sedie e tavoli o scaricando le bottiglie di vetro nel cuore della notte. È stato infine ribadito il divieto di servire alcolici a minori o a persone ubriache. Si tratta di problemi per i quali i cittadini non esitano a prendere il telefono e a contattare i vigili urbani, i quali, nei casi in cui vengano individuate trasgressioni, emettono le relative sanzioni.

IL COMUNE. L’amministrazione intende dunque porre un freno ai problemi causati dalla movida, senza però danneggiare gli operatori commerciali. «L’obiettivo è trovare un equilibrio tra l’animazione, la festa e il riposo dei residenti - spiega l’assessore all’innovazione Filippo Zanetti -. Non abbiamo nulla contro i gestori, anzi, riconosciamo loro una funzione importante per il centro storico. I titolari dei bar hanno già avanzato alcune proposte, come quella di assumere nuovo personale per la security privata già attiva per alcuni locali oppure di incrementare la cartellonistica. In alcuni casi i clienti vanno guidati. Da parte nostra potremo proporre ad esempio degli sconti sulle tasse per i plateatici. I gestori si sono dimostrati responsabili, c’è un clima di buona collaborazione». In questi giorni i baristi stanno discutendo le proposte da portare al Comune, con il quale torneranno ad incontrarsi tra una decina di giorni.

PLATEATICI. Sono quasi un centinaio i bar del centro che servono i clienti nelle rispettive pertinenze all’aperto. L’amministrazione, rispondendo ad una lettera sul tema inviata da Confcommercio, ha spiegato di condividere la necessità di far meglio convivere i plateatici con le manifestazioni del centro storico. «Stiamo lavorando, in collaborazione con la Soprintendenza, sia per ridurre i tempi di rilascio delle varie concessioni su suolo pubblico, sia per disporre di una mappa di tutte le autorizzazioni assegnate, in modo da poter meglio posizionare gli allestimenti e i prodotti delle varie manifestazioni autorizzate.

LE NORME. Al momento permangono le leggi vigenti, tra cui la norma regionale che impone lo stop a musica e rumori, all’esterno dei locali, dopo le 23.30, nonché il divieto di uscire dai bar e dai plateatici con bicchieri o bottiglie di vetro.

Matteo Carollo

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