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Vicenza

Movida in centro
Dopo le 23.30
stop alla musica

VICENZA. Questa mattina l'assessore alla semplificazione e innovazione Filippo Zanetti ha presentato il nuovo “codice di autoregolamentazione” tra Comune di Vicenza e Confcommercio Vicenza rivolto ai pubblici esercizi del centro storico che rimangono aperti oltre le 23.30 e contenente alcune norme comportamentali per la mitigazione dei fenomeni di maggior impatto sull’ambiente, sulla sicurezza, sul traffico e sul rumore.

Erano presenti, inoltre, il vice direttore di Confcommercio Vicenza, Luca Stragapede, il presidente della sezione 1 centro storico - Confcommercio Vicenza, Stefano Soprana, e il segretario provinciale dei pubblici esercizi, Massimo Chiovati.

 

«Questo accordo, che ha principalmente l'obiettivo di tener vivo il centro storico sia per chi lavora e si diverte che per chi ci vive – ha dichiarato l'assessore alla semplificazione e innovazione Filippo Zanetti -, è scaturito a seguito degli incontri con la cittadinanza, soprattutto in centro storico, avvenuti in occasione delle assemblee nei quartieri e da successivi confronti con i gestori del locali del centro di cui ho apprezzato molto lo spirito collaborativo e il senso di responsabilità. Sottolineando il ruolo che i pubblici esercizi rivestono nella valorizzazione della città e del suo patrimonio storico/artistico, nella fruizione del divertimento e dell’aggregazione, il patto è destinato ai gestori dei locali del centro storico che dopo le 23.30 utilizzano impianti di diffusione sonora all’interno dei propri locali al fine di contemperare le esigenze di chi vive la città nelle ore notturne con il diritto al riposo dei residenti».

 

Secondo quanto stabilito dall'accordo, il Comune si impegna a preservare, come da richiesta di Confcommercio Vicenza, i plateatici concessi ai pubblici esercizi, in modo tale che gli eventuali eventi e manifestazioni che dovessero svolgersi nelle piazze e vie del Comune non comportino la riduzione o soppressione della superficie a plateatico autorizzata.

Inoltre, l'ente garantirà una maggior presenza nel centro storico di personale della polizia locale, ricercando, nel contempo, ulteriori forme di collaborazione con le altre forze di polizia, soprattutto durante l'orario notturno.

 

Per i locali che aderiranno all'accordo e che entro i primi sei mesi non riceveranno sanzioni il Comune applicherà uno sconto sul canone di concessione del suolo pubblico per l'anno successivo.

 

Agli esercizi pubblici, si chiede, invece, di adottare alcune norme comportamentali, sia in materia di contrasto all'alcolismo che nella lotta al degrado ambientale e tutela della quiete pubblica.

Per quanto riguarda il primo punto, gli esercizi pubblici sono invitati a partecipare e sostenere le iniziative di sensibilizzazione contro l’abuso dell’alcol organizzate, partecipate o promosse da Fipe Confcommercio e/o dal Comune di Vicenza (come, ad esempio, Meno Alcol Più Gusto), ad incentivare il consumo di bevande e cocktail analcolici o a basso contenuto di alcol, anche attraverso particolari condizioni di prezzo di vendita e, come previsto dalla normativa vigente, ad astenersi dal somministrare le bevande alcoliche ai minori di anni 18 ed a persone in stato di manifesta ubriachezza.

 

In tema di tutela della quiete pubblica, ai pubblici esercizi si chiede di contenere l’emissione delle frequenze gravi (bassi) degli impianti fissi di diffusione sonora, di non utilizzare all’esterno dei locali, dopo le 23.30, impianti di diffusione sonora (salvo specifiche deroghe rilasciate dal Comune di Vicenza in occasione di specifici eventi), e di contenere, in generale, i valori limite di immissione di rumore nell’ambiente (durante le operazioni di chiusura del locale, di sistemazione delle attrezzature dei relativi plateatici, e durante lo stoccaggio del vetro negli appositi contenitori) con modalità consone al rispetto del riposo dei residenti.

 

In caso di intemperanze che si risolvano in risse ovvero provochino gravi disagi ai residenti, gli esercenti dei locali sono invitati ad avvertire prontamente le forze dell’ordine, attraverso i numeri di emergenza.

 

Per quanto riguarda la lotta al degrado ambientale, ai pubblici esercizi si chiede di invitare i clienti, anche tramite apposito cartello da esporre all’interno del locale, ad adottare un comportamento volto a rispettare la città, i suoi residenti ed il patrimonio pubblico e privato e ad istituire, durante le occasioni di maggior afflusso della clientela, un servizio di cortesia, composto da personale facilmente individuabile, con il compito di accogliere i clienti e controllarne il flusso e lo stazionamento all’esterno del locale durante lo svolgimento dell’attività oltre che collaborare per evitare l’eventuale fenomeno della cosiddetta “sosta selvaggia”.

Gli esercenti sono, infine, invitati a rispettare l’occupazione di suolo pubblico utilizzando solamente gli spazi ottenuti in concessione, provvedere alla pulizia dell’area in concessione al termine dell’utilizzo e rispettare l’orario di apertura e chiusura del locale comunicato all’amministrazione comunale.

Nei procedimenti di accertamento delle eventuali violazioni amministrative verrà utilizzato l'istituto della diffida amministrativa.

Per monitorare il livello di attuazione del patto verranno promossi incontri periodici tra il Comune e i commercianti.

 

L'accordo sarà valido fino al 31 dicembre 2017 e potrà essere, eventualmente, rinnovato con una nuova sottoscrizione.
 

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