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Vicenza

Mons. Pizziol
«Bisogna puntare
sull'essenziale»

19 giugno 2011: il vescovo Pizziol tra il patriarca Scola e mons. Furian
19 giugno 2011: il vescovo Pizziol tra il patriarca Scola e mons. Furian
19 giugno 2011: il vescovo Pizziol tra il patriarca Scola e mons. Furian
19 giugno 2011: il vescovo Pizziol tra il patriarca Scola e mons. Furian

VICENZA. Il 19 giugno di sei anni fa monsignor Beniamino Pizziol ha fatto il suo ingresso ufficiale nella diocesi di Vicenza, di cui nell’aprile precedente era stato nominato vescovo. E qualche giorno fa, il 15 giugno, ha compiuto settant’anni. È l'occasione per una riflessione in cui tocca aspetti umani e pastorali: di fronte alla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei preti, al calo della frequenza alle messe, «il mio suggerimento - afferma - è di puntare sull’essenziale, vale a dire sulla formazione di comunità di credenti-praticanti fondate ed edificate sulla Parola, sulla preghiera, sui sacramenti. Bisogna evitare il rischio di impegnare le nostre migliori energie nella preoccupazione di “tenere in piedi” le strutture, le attività ricreative e sportive». Quanto alla questione migranti, «nessuno può tirarsi indietro - è il pensiero del vescovo Pizziol -. Si tratta della vita dell’intera famiglia umana. Chiudere le porte e prima ancora il cuore e la mente, per partito preso, non mi pare una scelta giusta e saggia».

Gianmaria Pitton

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