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Vicenza

Massacra di botte
la sua ex fidanzata
in fila in prefettura

Everest Ajazi, 23 anni
Everest Ajazi, 23 anni
Everest Ajazi, 23 anni
Everest Ajazi, 23 anni

Aveva paura di incontrare il suo ex, tanto che gli aveva dato appuntamento in posto che pensava sicuro: un ufficio della prefettura. Ma lui non si è fatto scrupoli e l’ha massacrata di botte davanti a numerosi testimoni, fino a che un poliziotto fuori servizio e due immigrati africani hanno salvato la poveretta. Poi sono intervenute le volanti, che hanno accompagnato in questura e arrestato Everest Ajazi, 23 anni, cittadino albanese irregolare in Italia e volto noto alle cronache. Il picchiatore si trova ora in carcere con le accuse di maltrattamenti contro famigliari e lesioni personali.

L’INTERVENTO. Il pestaggio è avvenuto mercoledì mattina davanti allo sportello immigrazione di contrà Gazzolle. La vittima, che ha compiuto 18 anni, si era recata in prefettura per legalizzare il certificato di nascita della bimba che ha avuto un mese e mezzo fa da Ajazi. Lui voleva a tutti i costi vederla, dato che non ha potuto riconoscerla per il suo status di clandestino. Erano quasi le 10.30 quando gli impiegati della prefettura hanno chiamato il 113, perché un uomo stava picchiando selvaggiamente la ragazza davanti ai loro occhi. Secondo le testimonianze l’aggressore avrebbe strappato la neonata dalle braccia della mamma e avrebbe colpito la donna con un violento ceffone al volto, facendola cadere. Quindi avrebbe appoggiato la bimba nella carrozzina e avrebbe infierito sulla giovane a terra, colpendola con calci e pugni. In soccorso della vittima sono intervenuti due stranieri di colore che stavano sbrigando alcune pratiche e un agente della questura che era lì per caso. Con l’aiuto del corpo di guardia della prefettura, Ajazi è stato tenuto sotto controllo fino all’arrivo delle volanti. Intanto la giovane è stata soccorsa dall’ambulanza del Suem e accompagnata in ospedale. I medici le hanno riscontrato traumi facciali e vertebrali, oltre a contusioni su tutto il corpo, con una prognosi iniziale di 20 giorni.

I PRECEDENTI. Non è la prima volta che Ajazi si mette nei guai con la giustizia. Ha precedenti di polizia per droga, furto, porto di oggetti atti a offendere, evasione e guida senza patente. Soprattutto non è la prima volta che riempie di botte la ragazza, che era già finita almeno altre tre volte in ospedale. Ma forse per il timore di ritorsioni non aveva mai detto tutta la verità. «Sono caduta dalle scale», aveva raccontato ai sanitari in un’occasione. L’ultima discussione era avvenuta in giugno in contrà del Pozzetto: la ragazza era stata picchiata per strada, ma davanti agli agenti aveva negato di essere stata percossa. Ora che il suo ex è finito in carcere, ha trovato il coraggio di denunciarlo per i maltrattamenti. Anche se lo aveva già fatto la polizia. Ajazi, difeso dall’avv. Alessandro Zagonel, verrà sentito a breve dal giudice per l’udienza di convalida.

Paolo Mutterle

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