VICENZA. Il professore, questa volta, la lezione l’ha ricevuta lui. Ed è stata una di quelle che faticherà a scordarsi. P.V., 47 anni, di origini baresi, docente di diritto in un istituto superiore della provincia, è stato infatti denunciato per molestie perché ha avuto l’idea non solo di fare la “mano morta” a bordo dell’autobus e di farsi beccare, ma di scegliere pure la vittima decisamente sbagliata, rivolgendo l’avance a una poliziotta. Che l’ha quindi non solo bloccato, ma anche identificato e quindi segnalato in Procura.
«Ho visto la sua mano appoggiarsi sulla mia gamba e poi l’ho sentita salire verso l’inguine», ha raccontato l'agente che in quel momento era in borghese. Ed è in quell’istante, comprendendo che il professore non si sarebbe fermato, che la poliziotta sbotta: «Ma è impazzito, vuole una sberla?».
A nulla sono valsi i tentativi di scuse dell'uomo, arrivato a offrire (prima che l’agente si qualificasse) un centinaio di euro come risarcimento per mettere a tacere una vicenda non proprio educativa, specie per chi solitamente sta dietro a una cattedra.