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Vicenza

Lotta alla ludopatia
Plateatico gratuito
per i bar senza slot

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Giocatori davanti alle slot machine. Foto archivio
Giocatori davanti alle slot machine. Foto archivio
Giocatori davanti alle slot machine. Foto archivio
Giocatori davanti alle slot machine. Foto archivio

VICENZA. L'attenzione verso il fenomeno dilagante della ludopatia è alta. Per i bar e i locali della città che decidono di disinstallare le slot machine e di non installarle per 5 anni, il Comune offre il plateatico gratuito per un anno.  È questa una delle novità dell'amministrazione per disincentivare la presenza delle slot che fa parte del nuovo "regolamento comunale per l'apertura delle sale giochi e l'installazione degli apparecchi per il gioco lecito con vincita in denaro", già licenziato dalla giunta e che attende ora l'approvazione del consiglio comunale.

Le nuove modalità adottate per contrastare il fenomeno sono state presentate oggi dall'assessore alle attività produttive Silvio Giovine. Con lui in sala Stucchi, per l' Ulss8 Berica, erano presenti il direttore generale Giovanni Pavesi, il direttore dei servizi socio-sanitari Giampaolo Stopazzolo e  Vincenzo Balestra, direttore del servizio territoriale per le dipendenze (SerD) che hanno fatto il punto sulle iniziative messe in campo dalla sanità, con un finanziamento di 370 mila euro, per arginare quella che è ormai considerata una vera piaga sociale.

 

Ha spiegato l'assessore alle attività produttive: «Ci sembrava doveroso che il regolamento disciplinasse una realtà diventata allarmante, non previsa nella precedente versione: la proliferazione delle slot negli esercizi pubblici. Infatti un quinto dei bar, frequentati anche da minorenni, ospitano slot. Come indica il regolamento, oltre al rispetto della distanza di 500 metri dai luoghi sensibili abbiamo introdotto anche il rispetto dei 100 metri da sportelli bancomat e postali e da agenzie di compro oro. Altra novità è relativa alla volontà da parte dell'amministrazione di disincentivare l'installazione delle slot: per questo chi decide di disinstallare gli apparecchi e di non installarli per 5 anni avrà il plateatico gratuito per un anno». 
 

Il nuovo regolamento introduce, in particolare, nuove significative restrizioni per gli esercizi pubblici che ospitano slot, partendo dalla considerazione che bar e ristoranti sono molto più numerosi delle sale dedicate al solo gioco d'azzardo e, somministrando cibo e bevande e offrendo la disponibilità di servizi igienici, facilitano la sosta prolungata di fronte agli apparecchi da gioco.
Per questo motivo un'attenzione particolare è stata dedicata alle distanze dei locali non solo dai luoghi sensibili, ma anche da quelli dove ci so può facilmente approvvigionare di denaro liquido. 
Questa prescrizione va ad aggiungersi alla distanza minima di almeno 500 metri da luoghi sensibili come università, scuole, centri giovanili, strutture residenziali socio sanitarie, luoghi di culto, dal centro storico e dalle tre ville palladiane della città.
 

Dall'ultimo "Libro blu dell'agenzia delle dogane e dei monopoli" del 2016, pubblicato nel 2018, a Vicenza la spesa pro capite per il gioco (del 2016) è stata di 1.539 euro per abitante, in corrispondenza di un reddito pro capite di 22.845 euro con un incremento del 10,5% rispetto al 2015. Vicenza si classifica al terzo posto tra i capoluoghi del Veneto più inclini al gioco.

 

Secondo i dati del 2018 dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, a Vicenza gli apparecchi da gioco con vincita in denaro sono presenti in 103 bar, 21 tabaccherie, 12 negozi di gioco o sale bingo, 2 associazioni o circoli privati, 2 sale gioco pubbliche, una agenzia per scommesse su eventi sportivi.
 

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