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Vicenza

Le unioni civili
come i matrimoni:
in sala Stucchi

A Vicenza le unioni civili verranno celebrate  in sala Stucchi, la stessa dei matrimoniLe prime cerimonie avverranno dopo il decreto attuativo
A Vicenza le unioni civili verranno celebrate in sala Stucchi, la stessa dei matrimoniLe prime cerimonie avverranno dopo il decreto attuativo
A Vicenza le unioni civili verranno celebrate  in sala Stucchi, la stessa dei matrimoniLe prime cerimonie avverranno dopo il decreto attuativo
A Vicenza le unioni civili verranno celebrate in sala Stucchi, la stessa dei matrimoniLe prime cerimonie avverranno dopo il decreto attuativo

I dettagli verranno svelati dopo il decreto attuativo, ma sulle unioni civili una cosa è certa: a Vicenza non saranno celebrate allo sportello dell’ufficio anagrafe (con tutto il rispetto). La location per sancire le convivenze tra coppie del medesimo sesso sarà la stessa dei matrimoni civili: sala Stucchi. Oppure, perché no, la Basilica Palladiana, palazzo Chiericati o il teatro Olimpico. D’accordo l'assessore alla semplificazione e innovazione Filippo Zanetti e il consigliere comunale delegato alle pari opportunità Everardo Dal Maso: «Va data dignità alla cerimonia, come facevamo già per il registro delle famiglie anagrafiche».

LA LEGGE. Nei giorni scorsi il presidente Mattarella ha firmato la legge Cirinnà (ma il nome ufficiale è legge 20 maggio 2016, n. 76). Risale a sabato la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, che fa slittare al 5 giugno il giorno dell’entrata in vigore della “Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze”. «C’è stata un’accelerata imprevista - commenta il presidente di Arcigay Vicenza Mattia Stella -. Si pensava che le prime unioni civili sarebbero state celebrate a settembre, e invece i tempi saranno anticipati».

LOCATION. Sarà il decreto attuativo (da emanare entro 30 giorni) a dare agli ufficiali di stato civile tutte le indicazioni e le istruzioni per la celebrazione. Nel frattempo in Comune il tema è già entrato nel dibattito della maggioranza. «I luoghi per le unioni civili saranno gli stessi per i matrimoni - spiega il consigliere delegato alle pari opportunità Everardo Dal Maso -. I tempi?Non credo per giugno, ma entro l’estate». «Non ci sarà la lettura degli articoli del codice, ma per il resto le modalità saranno simili a quelle attuali. Sala Stucchi è a disposizione gratuitamente il martedì pomeriggio e il sabato mattina, altrimenti a pagamento come la Basilica, l’Olimpico e il Chiericati. Vedremo se modificare gli orari in base alle richieste, al momento è difficile fare previsioni».

«GRANDE INTERESSE». Per i numeri bisognerà aspettare, ma la sensazione è che l’interesse ci sia. «Riceviamo molte richieste di informazioni, sia da parte di nuove coppie che da chi si era sposato all’estero e chiederà la trascrizione - spiega Stella -. Stiamo attendendo anche noi il decreto attuativo per organizzare degli incontri con avvocati ed esperti». E se i sindaci si rifiutassero di celebrare le unioni civili? «Possono delegare altri a farlo, ma non possono opporsi a una legge dello Stato. Siamo pronti a denunciarli. In ogni caso c’è già una corsa tra i Comuni più “gay friendly”. Il vantaggio anche economico, per queste città, è evidente».Vicenza, a sentire le premesse, potrebbe partire in prima fila.

Paolo Mutterle

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