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Vicenza, addio ai concerti

Le star musicali
snobbano il Menti
«Non è adatto»

Alcuni degli artisti che hanno detto "no" al Menti
Alcuni degli artisti che hanno detto "no" al Menti
Alcuni degli artisti che hanno detto "no" al Menti
Alcuni degli artisti che hanno detto "no" al Menti

VICENZA. Ci hanno provato con i Green Day: risposta negativa. Secondo tentativo con i Deep Purple: fallito. Sono passati poi agli artisti italiani: Jovanotti, Tiziano Ferro, Marco Mengoni, Eros Ramazzotti, Elisa, Laura Pausini, J-Ax e Fedez. Un ultimissimo tentativo con Ligabue, ma anche questa volta non c’è stato niente da fare. Nessun artista ha detto sì, o yes, al grande concerto al Menti. Troppe le incognite e pochi i piani concreti per organizzare un maxi-evento al vecchio e glorioso impianto di via Schio. Il risultato? Casse, microfoni e amplificatori spenti; almeno per il 2017. Il ritorno della musica allo stadio, che doveva essere una delle tappe della manifestazione "Vicenza in festival 2017", è rimandato a data da destinarsi. 

 

E se il gruppo capitanato da Billie Joe Armstrong, dopo essere stato contattato, ha replicato tramite la propria agenzia che «non è possibile fissare altre date in Italia per il 2017», essendo già in calendario il 14 giugno a Lucca e il 15 a Milano, gli altri artisti hanno rifiutato con un’affermazione univoca: «Quel luogo per troppi anni è stato inoperoso. Non ci fidiamo. Serve un progetto concreto per allestire un concerto all’interno di quello stadio». Troppi gli anni che sono passati dall’ultimo evento, targato Oasis e risalente al luglio 2002.

 

NI.NE.

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