VICENZA. Ci vuole fiducia. Andare oltre le apparenze per chi arriva dall’autostrada e fa ingresso in città dalla porta ovest è quasi un atto di fede. Grandi scheletri diroccati, carcasse di cemento abbandonate e diventate rifugio di sbandati, stazioni di servizio in via di smantellamento. Qua e là, qualche vetrina in cerca di rinascita. Ex Sartori Motors, hotel Europa, il complesso in cui sorgeva l’ex sede del Giornale di Vicenza: sono i punti cardinali di uno spazio da riqualificare e in parte da riscrivere. Peccato, però, che nel frattempo questi tre buchi neri punteggino il corridoio da percorrere per arrivare al cuore di Vicenza. Un biglietto da visita sgangherato dal punto di vista di chi in questi giorni e nelle prossime settimane arriverà in città per partecipare ad alcuni degli eventi che proiettano il capoluogo berico sulla scena nazionale: da VicenzaOro alla mostra “Van Gogh, tra il grano e il cielo”, fino all’assemblea dell’Anci che farà arrivare qui anche il Capo dello Stato.