VICENZA. Lo scenario è lo stesso un po’ ovunque. L’acqua limacciosa che scorre, lentamente. Rami, tronchi e fango che spuntano sulla riva, lasciati dopo che il livello è calato. Ieri, nella Giornata mondiale dell'acqua, si presentavano così, i fiumi che bagnano la città di Vicenza. Bacchiglione e Retrone sono ai minimi storici. In centro, poco più di mezzo metro d’acqua, ma tra Debba e Vivaro di Dueville la situazione non cambia molto.
La portata di risorgiva dovrebbe raggiungere almeno i 20-25 metri cubi al secondo, mentre oggi siamo a circa metà di quel valore. La portata minima, misurata nel 2003, è stata di 6 metri cubi al secondo. Non siamo, dunque, molto lontani; va considerato, poi, che in quell’occasione si arrivava dai mesi estivi.