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Vicenza

La città pronta
ad accogliere
settemila alpini

Settemila alpini sono pronti a invadere il centro e Monte Berico
Settemila alpini sono pronti a invadere il centro e Monte Berico
Settemila alpini sono pronti a invadere il centro e Monte Berico
Settemila alpini sono pronti a invadere il centro e Monte Berico

L’adunata è intersezionale, ovvero riguarda le “Penne nere” delle sezioni Ana di Vicenza, Asiago, Bassano del Grappa, Marostica e Valdagno, ma dal 22 al 24 aprile, statene certi, l’emozione coinvolgerà tutta la comunità vicentina. Gli alpini tornano a riunirsi in una tre giorni che riproporrà storia e memoria, ma anche concerti, eventi e la tradizionale sfilata. Oltre 7.000 i “veci” e i “bocia” pronti a invadere pacificamente il centro storico e Monte Berico, una massa imponente di persone che celebrerà la Grande Guerra ma anche lo spirito di un Corpo sempre disponibile a rimboccarsi le maniche in nome dell’Italia e dei suoi campanili. Non a caso, tra i momenti più significativi, l’inaugurazione dei lavori della balaustra di piazzale della Vittoria, splendido balcone sulla città e verso le montagne dell’Altopiano e sintesi perfetta della manifestazione. Ma andiamo con ordine, lasciando al rieletto presidente berico Luciano Cherobin la voce di narratore.

IL PROGRAMMA. «Innanzitutto è la prima volta che ci ritroviamo tutti assieme. Prima ma non ultima, giacché ogni anno e fino al 2020 ci ritroveremo nelle varie sezioni per ricordare la Prima guerra mondiale. Si comincia venerdì pomeriggio con l’inaugurazione delle mostre e con la testimonianza e l’approfondimento riguardante proprio il fronte Vicentino». Uno dei fronti dove si è deciso il conflitto. La Strafexpedition, la battaglia degli altipiani, la gente che raccoglieva in fretta le sue cose e scappava in pianura, accolta nei nostri Colli Berici. Sono passati 100 anni ma dimenticare è sempre difficile. «Sabato, alle 9.30, presente il nazionale dell’Ana Sebastiano Favero, alzabandiera e onore ai caduti in Piazza dei Signori, mentre alle 11 depositeremo una corona d’alloro al monumento detto delle 8 aquile a Monte Berico. Nel pomeriggio, alle 17.15, messa a S. Lorenzo, poi alle 18.15 sfilata fino in centro e carosello della fanfara storica. La serata sarà invece un grande concerto diffuso, tra il tempio di Santa Corona e teatri e chiede della provincia». Si chiude domenica, con i riti più partecipati ovvero l’ammassamento al mattino, la sfilata delle sezioni e poi l'ammainabandiera.

I CONCERTI E NON SOLO. Capitolo a sé merita la rassegna corale del sabato. In città il concerto dei cori Ana di Vicenza e Thiene si terrà a Santa Corona, ma la lista degli appuntamenti è lunga. Si va dal teatro Millepini di Asiago, dove si esibiranno il coro locale e il coro Monte Caviojo di Arsiero, alla chiesa Santissima Trinità di Bassano (cori Ana Edelweiss “Monte Grappa” e di Piovene), al teatro auditorium comunale di Chiampo (coro Ana Lumignano e coro Monte Grappa di San Zenone degli Ezzelini), alla chiesa vecchia di Lonigo (coro Ana Amici Miei di Montegalda e coro Eco delle Valli di Lusiana). Ancora, dalle Opere parrocchiali di Thiene (coro Ana Gramolon di Montebello e coro alpino Monte Castel), al teatro oratorio don Bosco di Marostica (cori Ana di Marostica e Sojo Rosso di Valli del Pasubio) alla sala parrocchiale cinema Lux di Castelgomberto (coro Amici della Montagna e Ana Creazzo). Il restauro della balaustra di piazzale della Vittoria e l’apertura dell’ex caffé Moresco. Segnali di disponibilità e di amore verso la città che gli Alpini ribadiranno. «Domenica - sottolinea il consigliere Ana di Vicenza Gianni Periz - ricorderemo Guglielmo Pecori Giraldi, il comandante della l’Armata, premiando il nipote che porta il cognome».

Roberto Luciani

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