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Vicenza

L'ultima lettera
«Qui ho trovato
una famiglia»

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L'ospedale San Bortolo dove si trova l'hospice
L'ospedale San Bortolo dove si trova l'hospice
L'ospedale San Bortolo dove si trova l'hospice
L'ospedale San Bortolo dove si trova l'hospice

VICENZA. ​È arrivato all’ospedale San Bortolo solo, senza niente. La moglie che non c’era più da tempo, i figli di 25 e 24 anni che non hanno mai risposto alle sue chiamate. Ma in ospedale, nei 45 giorni che lo hanno diviso dalla morte, in un reparto diverso da ogni altro che si chiama hospice, Enzo, 54 anni, ha trovato nel personale, nelle volontarie, la famiglia che non aveva mai avuto.  Per la prima volta nella vita non si è sentito giudicato, ha scoperto il cuore, e si è come liberato di un antico peso raccontando per la prima volta e ultima volta la sua vita spericolata, la sua anima girovaga in una lunga lettera. Così sono nate le confessioni di Enzo, una narrazione disseminata di separazioni, sofferenze, solitudini, drammi, che un uomo senza futuro ha saputo trasformare in messaggi di gioia, orgoglio, bellezza. 

Una vita difficile, la sua, che si snoda in varie località del Basso Vicentino. Poi le disavventure che non finiscono mai, gli anni che avanzano sempre burrascosi vivendo di espedienti, senza fissa dimora fino a ridursi a dormire in una roulotte. Infine, la malattia che purtroppo non lascia scampo, un tumore ai polmoni.

 

 

 

F.P.

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