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Vicenza

L'ora della Piazza
suona in anticipo
di quindici secondi

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L'orologio della torre Bissara
L'orologio della torre Bissara
L'orologio della torre Bissara
L'orologio della torre Bissara

VICENZA. Quanto vale un secondo? Tanto se si sta partecipando a una finale dei 100 metri o a una gara di Formula 1; non proprio attività di tutti i giorni. Poco se si tratta di scandire la vita quotidiana delle persone. Ecco perché forse in pochi se ne sono accorti ma da qualche settimana le lancette della torre Bissara hanno deciso di giocare d’anticipo di quindici secondi. Un guasto che da una parte è strano, considerato che il meccanismo è radiocontrollato, ma che dall’altra, va detto, non è inusuale, visto che proprio un anno fa esperti orologiai erano dovuti entrare in azione per rimettere in sesto i rintocchi sballati, riportandoli all’ora esatta. Intendiamoci, a sorprendere non è tanto quel tempo sbagliato ma il fatto che i rintocchi suonino in anticipo quando l’orologio della torre Bissara è di fatto considerato l’emblema della precisione. Dall’ottobre 2001 il sistema a pendolo che ha regolato il quadrante per 300 anni ha è stato sostituito dall’orologio atomico. Uno strumento, donato alla città di Vicenza dalla Gioielleria Soprana di Vicenza e realizzato dagli artigiani svizzera Parmigiani-Fleurier, che usa il quarzo come frequenza ed è «considerato la massima sintesi della precisione del nostro tempo». «L’orologio è praticamente una radio - aveva ricordato Stefano Soprana - e in mille anni può sbagliare un solo secondo». Ecco perché il gioco d’anticipo lascia qualche perplessità.

NI.NE.

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