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Vicenza

L'imam e il burqa
«Per la religione
nessun obbligo»

Una donna islamica davanti al centro culturale di via Vecchia Ferriera
Una donna islamica davanti al centro culturale di via Vecchia Ferriera
Una donna islamica davanti al centro culturale di via Vecchia Ferriera
Una donna islamica davanti al centro culturale di via Vecchia Ferriera

VICENZA. «Burqa e niqab non sono legati alla religione, bensì alle tradizioni di alcuni Paesi». Parola di Arif Al Galal, imam del centro islamico di Vicenza. Dopo la vicenda che ha visto l’altro giorno una donna presentarsi all’Agenzia delle entrate di Borgo Berga indossando il niqab (velo che copre anche tutto il volto lasciando solo una fessura per gli occhi), anche la comunità islamica si esprime sul tema del velo integrale nei luoghi pubblici. «Questi non sono abiti della tradizione italiana - continua l'imam -. Bisogna rispettare le abitudini e le leggi di questo Paese. In più, l'islam non prevede alcun obbligo di indossare burqa e niqab». Come spiega la guida religiosa, l'unico velo obbligatorio per la donna, nella religione islamica, è l'hijab, il quale copre solo i capelli.

Matteo Carollo

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