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Vicenza

L'ex seminario
ospiterà la scuola
di H-Farm

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Il seminario nuovo sarà ceduto dalla Curia per due anni in affitto alla piattaforma d'innovazione H-Farm
Il seminario nuovo sarà ceduto dalla Curia per due anni in affitto alla piattaforma d'innovazione H-Farm
Il seminario nuovo sarà ceduto dalla Curia per due anni in affitto alla piattaforma d'innovazione H-Farm
Il seminario nuovo sarà ceduto dalla Curia per due anni in affitto alla piattaforma d'innovazione H-Farm

VICENZA. La destinazione rimane la stessa, quella della formazione, anche se declinata in maniera piuttosto diversa. L'ex seminario vescovile, nella parte già sede della teologia, ospiterà a partire dall'anno scolastico 2019-2020 la scuola superiore di H-Farm, il network che propone un percorso di studi alternativo ai sistemi nazionali, con un grande utilizzo dell'inglese e delle tecnologie digitali.H-Farm, con scuole a Treviso, Monza e Rosà, ha aperto da alcuni anni a Vicenza una sede in corso Fogazzaro, in alcuni ambienti della parrocchia dei Carmini dove trovano posto la scuola dell'infanzia, le elementari e le medie, per un totale di duecento alunni. Gli studenti delle medie, si spiega nella nota diffusa ieri da H-Farm, saranno trasferiti nell'ex seminario, nei due piani che la Diocesi di Vicenza - che rimane proprietaria del complesso - ha dato in affitto per due anni a H-Farm: 1.500 metri quadrati tra aule, laboratori, spazi comuni e sportivi, compresa l'aula magna.

 

«Eravamo alla ricerca di spazi a Vicenza - spiega Mauro Bordignon, coordinatore didattico del network delle scuole di H-Farm - Abbiamo valutato varie possibilità, e quella dell'ex seminario ci è parsa la soluzione più adatta, tenendo conto della didattica specifica delle nostre proposte, che non prevede lezioni frontali e ha bisogno di ambienti piuttosto ampi». Il seminario nuovo è nato come luogo di formazione, quindi non richiederà particolari lavori strutturali, bensì soprattutto, aggiunge Bordignon, «interventi di adeguamento sempre legati alla didattica, non particolarmente onerosi. Siamo orgogliosi di inaugurare una nuova sede a Vicenza, città che si è rivelata aperta al cambiamento e molto ricettiva nei confronti delle nostra offerta formativa. Inoltre - dice ancora il coordinatore - contribuiamo a dare nuova vita a un importante edificio cittadino che continuerà a essere, anche se in modo diverso, un luogo di cultura e un punto di riferimento per i giovani».

 

LA DIOCESI. L'operazione, vista dalla parte della Diocesi, non sorprende se si tiene conto del percorso di riorganizzazione e semplificazione che si sta portando avanti da alcuni anni per quanto riguarda il patrimonio immobiliare diocesano. I numeri non sono più quelli di quando il seminario antico venne inaugurato, nel 1854, per ospitare centinaia di seminaristi. Non ha più senso mantenere in funzione edifici pressoché vuoti, con tutte le spese che ne conseguono. In questa ottica vanno viste sia la cessione di parte del seminario nuovo all'Ulss 8, sia l'attuale accordo con H-Farm, che comporterà il trasloco nel seminario antico dell'istituto superiore di scienze religiose "Onisto", che attualmente ha sede nel seminario nuovo. Resterà invece dov'è la redazione del settimanale diocesano "La Voce di Berici", nel seminterrato del complesso più recente. Il seminario antico, soggetto a un vasto intervento di ristrutturazione (pagato appunto con la cessione all'Ulss 8) sarà sempre più popolato. Nelle aule dei chiostri, dove c'erano le medie e il liceo, è già stato collocato l'istituto diocesano di musica sacra "Dalla Libera", arriverà nei prossimi mesi l'istituto "Onisto", ed è previsto anche il trasloco dell'Azione cattolica che ora ha la propria sede al Pensionato studenti a San Marco. Non solo: vari uffici della pastorale diocesana (soggetti pure loro, prossimamente, a un'operazione di razionalizzazione) andranno nel seminario antico, che dispone di un ampio parcheggio, e si potrà usufruire non solo del teatro, ma anche di una nuova sala accademica ricavata nell'ex palestra. In questo modo il palazzo delle Opere sociali in piazza Duomo sarà dedicato prevalentemente alle associazioni. 

Gianmaria Pitton

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