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Vicenza

L'8 per mille
ha il volto
di Gabriele

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Gabriele protagonista dello spot della Cei
Gabriele protagonista dello spot della Cei
Vicenza, la storia di Gabriele

VICENZA. Se si chiede a Gabriele come ci si fa a rialzare, dopo che la vita ci ha sottoposto a prove molto dure, lui non ha dubbi: «La cosa più difficile è trovare il coraggio di chiedere aiuto. Questo, a volte, viene visto come un’umiliazione o un fallimento. Se non si riesce chiedere aiuto, la situazione precipita giorno dopo giorno». Gabriele De Tomasi è uno dei volti della campagna della Cei “Chiedilo a loro”, che propone di destinare alla Chiesa cattolica l’8 per mille dell’Irpef.

Sono state scelte varie esperienze finanziate con tali risorse, e tra queste c’è il progetto di social housing “Casa Beato Claudio Granzotto”, aperto nel 2013 dalla Caritas della diocesi vicentina in via Pasi, nel complesso del convento dei frati minori francescani.  La riqualificazione, possibile grazie a 3 milioni di euro della Fondazione Cariverona, ha permesso di ricavare più di venti alloggi di varia metratura (oltre alla mensa e ai locali di servizio) destinati all’accoglienza temporanea di padri separati, giovani precari, famiglie in emergenza abitative. Attualmente sono ospitati 37 adulti e 11 minori; dall’apertura sono passate per Casa Beato Granzotto circa duecento persone.

 

Gabriele De Tomasi è uno di loro. Il suo viso, la sua voce, la sua storia sono in uno degli spot della campagna, con altri ospiti, volontari e operatori. «Sono originario del quartiere di San Pio X. Lavoravo come magazziniere in concessionarie di auto e moto, ma per la crisi hanno chiuso. Ho trovato impiego in un’azienda di trasporto del latte, ma ci sono stati problemi anche lì. Ho perso il lavoro e quindi la possibilità di pagare l’affitto, così sono rimasto senza casa». Dopo un periodo in casa dei genitori, i contatti con la Caritas, attraverso la parrocchia, l’hanno portato ad avvicinare il progetto di social housing. «Qui dentro non mi hanno giudicato, non mi hanno valutato per quello che era stata la mia vita. Mi è stato chiesto di cosa avessi bisogno, e perché. L’ho spiegato, e ho ricevuto l’aiuto che chiedevo. Mi hanno assegnato un piccolo appartamento, con due stanze di letto, così ho potuto ospitare qualche volta le mie due figlie».

 

Con la Caritas è arrivato anche un piccolo lavoro, in una cooperativa. Dopo un anno Gabriele ha trovato un’occupazione più stabile, come assistente domiciliare per gli anziani, e un nuovo alloggio nella struttura comunale per padri separati. Conta di riuscire a trovare, nei prossimi mesi, una sistemazione stabile. «L’esperienza alla Casa Granzotto mi ha dato tanto, e mi ha messo nelle condizioni di dare a mia volta, per quanto poco. Le vicende della vita ti mettono in ginocchio, ma se chiedi aiuto, e se ti fidi di queste persone, hai la possibilità di ricominciare a camminare. Un passo alla volta».

 

La campagna Cei sarà presentata sabato 5 maggio alle 11 al centro Onisto, in borgo Santa Lucia, alla presenza del vescovo Beniamino Pizziol, del responsabile del servizio di promozione Matteo Calabresi e di Paolo Cortellessa dell’ufficio Studi e ricerche Cei. “Chiedilo a loro” è finalizzato all’8 per mille; la Caritas diocesana e Diakonia propongono anche ai contribuenti di destinare il 5 per mille dell’Irpef ai propri progetti a favore di molte categorie di persone in situazione di disagio.

Gianmaria Pitton

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