VICENZA. Un immigrato di 31 anni del Bangladesh è finito a processo con accuse pesantissime. Aveva sposato, in patria, una ragazzina di 15 anni, una circostanza consentita dalla legge islamica; poi l’aveva portata in Italia, dove il matrimonio non è mai stato riconosciuto. Per cinque anni, l’avrebbe maltrattata e violentata, obbligandola a rapporti sessuali fin da quando era minorenne: le avrebbe fatto vedere dei film pornografici, costringendola a imitare le attrici, l’avrebbe picchiata e offesa ripetutamente. «La assoggettava in virtù del modello culturale di appartenenza», accusa la procura.