Mezza nuda e senza scarpe, ieri mattina ha fatto irruzione nella scuola elementare “Don Magrini” di strada Settecà, urlando a squarciagola che qualcuno le voleva rubare gli organi. Un’insegnante ha cercato di riportarla alla calma, ma lei, una brasiliana di 43 anni, continuava a sbraitare e a spaventare i bambini. E così, è stato necessario l’intervento della polizia e di un’ambulanza.
Secondo la ricostruzione della questura, l’inquietante e movimentato episodio è accaduto poco dopo le 8. La straniera, con indosso un paio di leggins strappati che le lasciavano completamente scoperto il sedere e a piedi nudi, ha prima scavalcato la recinzione dell’asilo e subito dopo è entrata nella vicina scuola primaria. Era fuori di sé e strillava frasi senza senso.
Il suo ingresso nell’istituto non poteva passare inosservato. Alcuni genitori che si erano attardati all’ingresso dell’istituto dopo aver accompagnato i figli hanno provato a fermarla, ma la donna era inarrestabile. Si è messa a correre per i corridoi fino a quando si è trovata davanti un’insegnate, che l’ha bloccata per pochi istanti. La brasiliana, però, è riuscita a divincolarsi ed tornata in strada, dove ha continuato a chiedere aiuto in preda a manie di persecuzione. Preoccupata per quello che stava accadendo, la docente ha così preso il cellulare e chiamato la polizia, che ha inviato in zona una volante e chiesto l’intervento del personale del Suem.
La brasiliana è stata rintracciata e bloccata poco dopo in strada Padana verso Padova, vicino al centro commerciale Palladio. La donna si è calmata un poco solamente alla vista degli agenti, che le hanno chiesto il motivo del suo comportamento. E così, ha spiegato di essere scappata dall’abitazione della connazionale, che la ospita da qualche giorno, perché temeva che qualcuno le portasse via i propri organi interni. I sanitari l’hanno invitata a salire sull’ambulanza per andare in ospedale, ma la straniera ha rifiutato e preferito farsi accompagnare dalle forze dell’ordine a casa della conoscente. Quest’ultima ha poi spiegato ai poliziotti che non era la prima volta che l’amica dava in escandescenze.