<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
La polemica

Ira Variati contro
Tasso: «Nessuno
offenda Vicenza»

.
Il post di Tasso che ha fatto infuriare Variati
Il post di Tasso che ha fatto infuriare Variati
Il post di Tasso che ha fatto infuriare Variati
Il post di Tasso che ha fatto infuriare Variati

VICENZA. Achille e lo spartano. Mitologia, battaglie epiche, storie di eroi e di scontri sanguinosi. L'assalto alla grande città. Gli attacchi frontali. E ancora la rabbia, le provocazioni e i confronti armati di spada e ostilità. Epopee che ritornano in un Campo (Marzo) che niente ha a che vedere con la terra dell'antica Grecia. Se non per quel nome: Achille; lui, che di cognome fa Variati, è il sindaco di una città di 112 mila abitanti, nonché presidente dell'intera Provincia. Ma la storia ritorna anche per un altro nome: Gabriele Tasso. È lo spartano. Perché ha iniziato il 2018 completando la Spartan Race? Macché. Perché in un sobrio post pubblicato su Facebook il sindaco del piccolo Comune di 1.600 anime ha dato l'attacco alla grande capitale, pardon capoluogo, e cuore dell'impero parlando di «porcile a cielo aperto». Apriti, cielo.

 

«Nessuno si deve permettere di offendere Vicenza e i suoi cittadini - tuona Variati il giorno dopo - neanche se annebbiato dai fumi della campagna elettorale, per non dire altro». Se la stoccata dello spartano Tasso è ad alzo zero, non si può dire che Achille Variati la tocchi piano. «Essere sindaci - ammonisce - dovrebbe comportare conoscenza dei dati, lucidità nei giudizi, equilibrio nelle esternazioni. Tutte caratteristiche che il signor Gabriele Tasso non sembra affatto possedere. Vicenza e la sua provincia non hanno bisogno di persone di questo tipo. I problemi della città li conosciamo bene, e abbiamo cercato di affrontarli con serietà e grande determinazione, pur con gli strumenti spesso inadeguati che i sindaci hanno». Definirlo arrabbiato, è poco. «Ma che ne sa - è il dardo - il signor Tasso di questa complessità che solo gli sciocchi, o coloro che sono in malafede, semplificano. Dal suo indiscutibilmente dorato osservatorio il novello "gladiatore" dovrebbe guardare anche oltre il capoluogo che mi onoro di amministrare. Vedrebbe allora che quello delle migrazioni è un tema mondiale, e che tutte le città italiane pagano il prezzo di leggi inadeguate, promosse da governi di entrambi gli schieramenti. Ma chi amministra non demolisce. Cerca soluzioni. È per questo che a Vicenza sul fronte della sicurezza lavoriamo in collaborazione con le forze dell'ordine che - coordinate dal signor questore - stanno svolgendo un lavoro egregio per il quale vanno ringraziate. Non certo delegittimate con polemiche denigratorie. È per questo che perseguiamo l'integrazione vera, con progetti diventati modello. È per questo che abbiamo trasformato una città di provincia in una città turistica, richiamando non 200 mila - se questa è la precisione di un sindaco - ma 2 milioni di visitatori dalla riapertura della Basilica. Evidentemente, però, da dov'è egli deve vedere piuttosto sfuocato». Infine, c'è il fair play: «Signor Tasso, se ci riesce cerchi di amministrare con equilibrio San Pietro Mussolino - che è davvero un bel Comune - e non venga ad inquinare con sgradevoli farneticazioni l'avvio di una competizione elettorale che mi auguro sia franca e costruttiva».

Nicola Negrin

Suggerimenti