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Vicenza

Influenza, arriva
altro virus violento
Ulss compra vaccini

Quest’anno si teme una forma influenzale particolarmente violenta
Quest’anno si teme una forma influenzale particolarmente violenta
Quest’anno si teme una forma influenzale particolarmente violenta
Quest’anno si teme una forma influenzale particolarmente violenta

Sarà un’influenza molto aggressiva, sicuramente più “cattiva” di quella dello scorso inverno. Fra i 6 e i 7 milioni, 2 milioni in più rispetto alla passata stagione, gli italiani che rimarranno a letto. Se, poi, alla classica influenza si sommano le sindromi para-influenzali tipiche dell'autunno le persone colpite potrebbero arrivare a 15-17 milioni. Solo in città i vicentini contagiati potrebbero essere almeno 10 mila.

Insomma, si prevede un’ondata massiccia di virus. La causa? L’arrivo di due nuovi ceppi influenzali mutati, il Brisbane e l’Hong Kong, che uniti al già noto California responsabile della pandemia del 2009, dovrebbe lasciare su campo un maggior numero di malati, anche se poi tutto dipenderà dall'andamento meteo.

Virologi e igienisti hanno già lanciato l’allarme. Come dimostrano i due casi già registrati a Bari, due bambini ricoverati in ospedale, l’influenza 2016 sembra anticipare i tempi. L’Ulss 6 ha pronta la controffensiva. Già prenotate 57 mila dosi di vaccini. La prima tranche verrà distribuita a medici e pediatri di base a partire dal 2 novembre. Cinque giorni dopo, il 7 novembre, partirà la nuova campagna vaccinale anti-influenzale. La regia sarà, come sempre, di un esperto come Andrea Todescato, dirigente del Servizio di igiene pubblica, sotto la supervisione del responsabile Sisp, Ennio Cardone. Il vaccino verrà somministrato gratis agli over 65, e a coloro che, sotto questa età, rischiano, dopo un attacco influenzale, complicazioni pericolose, vale a dire bambini e adulti affetti da malattie croniche, immunitarie, cardiovascolari, respiratorie, diabete, tumori, patologie per le quali sono programmati interventi chirurgici “pesanti”, e donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza.

A tutte queste persone, 67 mila ultrasessantacinquenni e altri 20 mila vicentini delle categorie a rischio, l’Ulss, la prossima settimana, farà arrivare una lettera per raccomandare fortemente la vaccinazione.

Altre categorie ammesse alla vaccinazione di diritto, sono i familiari dei pazienti a rischio, il personale sanitario, i pubblici dipendenti che lavorano a contatto con la gente, ad esempio forze dell’ordine, vigili del fuoco, personale dei mezzi di trasporto. Gli over 65 potranno vaccinarsi negli ambulatori dei medici di base. Gli altri potranno farlo nel distretto di via Marosticana o nelle sedi vaccinali del territorio. L’Ulss provvederà, inoltre, a rifornire le case di riposo e i centri per disabili. Sollecitati in particolare a vaccinarsi medici, infermieri, operatori dell’ospedale: pare che solo il 15 per cento dei sanitari del San Bortolo segua questa pratica. «Invece – spiega Todescato – lo scopo è duplice: proteggere se stessi evitando assenze per malattia dal lavoro, e tutelare i pazienti posti sotto le loro cure». L’invito a vaccinarsi Todescato lo rivolge anche alle donne in dolce attesa: «Il vaccino protegge non solo la mamma ma, grazie allo scambio placentare, anche il neonato nei primi mesi di vita».

Il vaccino comincia a proteggere entro due settimane dall’inoculazione e continuerà a fare da scudo all’influenza per sei-sette mesi.

Franco Pepe

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