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Vicenza

Il sexy festino
a tre gli "costa"
22 mila euro

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Una scena del film "Vicky Cristina Barcelona" con un ménage à trois
Una scena del film "Vicky Cristina Barcelona" con un ménage à trois
Una scena del film "Vicky Cristina Barcelona" con un ménage à trois
Una scena del film "Vicky Cristina Barcelona" con un ménage à trois

VICENZA. Il ménage à trois gli costa 22.500 euro. L'altra notte un vicentino di 50 anni, residente in città, ha chiesto l'intervento della questura in un albergo nella zona est del capoluogo affermando che due donne gli stavano svuotando il conto corrente. I poliziotti accorsi in hotel hanno trovate le presunte ladre, di 34 e 41 anni, entrambe colombiane, completamente ubriache e le hanno multate per aver disturbato il sonno di alcuni ospiti. Non sono stati invece presi provvedimenti per la sparizione dei soldi sia perché mancano le prove del furto sia perché il vicentino non ha voluto sporgere denuncia.

 

La vicenda presenta ancora diversi aspetti poco chiari. Secondo la ricostruzione fatta dagli agenti delle volanti, che si basa quasi esclusivamente sul racconto della presunta vittima del furto, il vicentino e la più giovane delle colombiane, che abita a Piovene Rocchette e si fa chiamare Valeria anche se non è il suo vero nome, si conoscevano già. Lui, che in questi giorni preferisce stare in albergo perché stufo di alcune incomprensioni familiari, l'ha incrociata in via Battaglione Framarin attorno alle 20 di lunedì. I due hanno trascorso assieme alcune ore in diversi locali fino a quando lei, attorno alla mezzanotte, gli ha chiesto di accompagnarla in stazione dove stava per arrivare con il treno una sua amica di Thiene, Alice.

 

A quel punto, le due colombiane sono riuscite a convincere l'amico a proseguire la nottata nella sua camera d'albergo. Prima, però, sono andati in un bar dove il vicentino ha pagato di tasca propria due bottiglie di birra e una di vodka da consumare tutti assieme. Il terzetto ha messo piede nella stanza dell'hotel verso l'una. Alcuni ospiti si sono lamentati con la reception per gli schiamazzi che provenivano da quella camera. Dopodiché il vicentino, esausto, ha detto di essersi sdraiato sul letto mentre le amiche si sono scolate fino all'ultima goccia di alcol. A un certo punto l'uomo ha cominciato a ricevere alcuni sms di notifica sul cellulare riguardo a bonifici effettuati dal suo conto corrente tramite il servizio home banking. Si è alzato di scatto, ha notato il suo portatile acceso sul comodino e ha dato l'allarme al 113. Quando i poliziotti sono arrivati in hotel, le due straniere non si reggevano in piedi e non riuscivano nemmeno a parlare. Difficile, dunque, che fossero riuscite a spedire sette bonifici dal conto corrente del vicentino indirizzandone la maggior parte a un'azienda con sede all'estero. Il sospetto degli agenti è che il vicentino non abbia raccontato tutta la verità. Serve però la sua denuncia per avviare un'indagine. 

V.G.

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