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Orlando a Vicenza

Il ministro in città
Chiesti a Csm
4 giudici e 2 pm

Il ministro della giustizia Orlando al suo arrivo a Vicenza. COLORFOTO
Il ministro della giustizia Orlando al suo arrivo a Vicenza. COLORFOTO
Vicenza, il ministro Orlando in città (MUTTERLE)

VICENZA. ore 17.38 Quattro magistrati per il Tribunale e due per la Procura. È questo il rafforzamento di organico del quale hanno discusso oggi i vertici degli uffici giudiziari nel corso dell’incontro tenutosi nel Tribunale di Vicenza, con il ministro Andrea Orlando. «Abbiamo discusso di una riorganizzazione strutturale - ha spiegato il procuratore Antonino Cappelleri - che nel giro di un tempo ragionevole, circa sei mesi, dovrebbe portare nuova forza nel settore civile e consentire alla Procura di far fronte anche ad un trasferimento e ad una maternità. Si tratta di una proposta seria e in grado di affrontare con maggiore serenità gli impegni che inevitabilmente sorgeranno con il contenzioso civile legato al caso della Popolare di Vicenza e a portare a termine la relativa indagine penale».

 

ore 17 «Il ministro ha annunciato provvedimenti positivi per Vicenza. Ora è importante che alle parole seguano i fatti nel minor tempo possibile: la nostra terra ha bisogno di ottenere giustizia in tempi accettabili per non perdere fiducia nelle istituzioni». È il commento del sindaco di Vicenza Achille Variati dopo la visita del ministro della giustizia Andrea Orlando.

Variati aveva scritto al ministro lo scorso aprile per chiedere il potenziamento della dotazione organica per la Procura della Repubblica, in particolare per far fronte alle complesse indagini relative alla Banca Popolare di Vicenza.  E oggi il ministro ha annunciato il potenziamento degli organici dopo che il tribunale di Vicenza è stato inserito nella lista delle priorità per gli interventi del ministero. «Durante il nostro confronto - dice Variati che ha avuto un colloquio riservato di una ventina di minuti col ministro - Orlando ha mostrato disponibilità ad ascoltare le esigenze del territorio e concretezza nella volontà di risolvere i problemi: in questo senso ha spiegato che, nel caso ci fossero difficoltà legate ai meccanismi del Csm, ha in mente diverse soluzioni perché Vicenza ottenga il potenziamento degli organici. Ho ribadito la necessità di dare risposte efficaci e veloci perché non si perda la fiducia nelle istituzioni: questa terra ha bisogno di vedere che concretamente alle parole seguono i fatti, non può essere imbrogliata. In una situazione che si è fatta pesante economicamente e socialmente, il fattore tempo diventa determinante».

Fuori dal tribunale il sindaco ha parlato anche con un gruppo di soci delle Popolari che hanno perso i risparmi: «I cittadini, le imprese, i tanti risparmiatori che si sono sentiti completamente traditi hanno bisogno di giustizia», ha ribadito Variati.
 

 

ore 16.03 «Nessuno mi aveva chiesto un incontro. Mi sono accorto della presenza di persone con cartelli sotto il Tribunale e se mi avessero chiesto un incontro, certo lo avrebbero ottenuto». Così il ministro della giustizia, Andrea Orlando, ha spiegato - nella conferenza al termine della visita a Vicenza - il mancato incontro, davanti al Tribunale, con un gruppo di azionisti vittime del dissesto della Banca Popolare di Vicenza.

 

ore 14.04 Nessun confronto stamane a Vicenza tra i piccoli azionisti della BpVi e il ministro della giustizia, Andrea Orlando, che la delegazione di risparmiatori stava attendendo davanti al Tribunale di Vicenza, per esprimere la loro protesta. Il Guardasigilli, atteso per l’incontro con i vertici degli uffici giudiziari, è entrato da un porta secondaria del Tribunale. 

Il gruppo di azionisti, una trentina in tutto, era all’esterno del Tribunale con cartelli di protesta per il danno subito dalla Banca dell’ex presidente Gianni Zonin, e speravano di poter incontrare il ministro della giustizia. La scorta di Orlando si è però accorta del drappello, ed ha preferito spostarsi all’ingresso secondario del Tribunale dove Orlando era atteso dal procuratore Antonino Cappelleri.

 

ore 13.42 Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, a margine di un incontro al tribunale di Vicenza, ha detto di aver «sollecitato il Csm per l’adeguamento degli organici». Una carenza, quella delle toghe, che coinvolge anche il Veneto e, in questa fase, specie il palazzo di Giustizia di Vicenza, che coadiuva le inchieste sulla Banca Popolare di Vicenza. «L’aumento dell’organico dei magistrati in Veneto - ha detto Orlando - è una decisione che è stata presa a prescindere dalle inchieste sulle banche venete. Il Veneto è considerato regione fondamentale dal punto di vista economico, e l’economia veneta per funzionare in modo corretto deve essere sostenuta da un sistema giudiziario efficiente».

 

ore 10.30 È il giorno del ministro della giustizia Andrea Orlando. Il Guardasigilli è arrivato in città per inaugurare la nuova ala del carcere di San Pio X, visitare il tribunale e incontrare l'ordine degli avvocati e le categorie economiche. Una visita che alla vigilia aveva suscitato diverse reazioni di giubilo, in particolare dopo l'annuncio dei 38 nuovi magistrati destinati al Veneto (di cui otto a Vicenza, sei giudici e due pubblici ministeri), ma anche di perplessità sui tempi dell'entrata in servizio e sull'organico della casa circondariale. «Spero che i 40 magistrati, annunciati dal ministro Orlando arrivino subito e che, finalmente, si metta in piedi l'attesa task force per occuparsi delle banche» era stato il commento, ieri, del presidente della Regione Luca Zaia.

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