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Vicenza

Il "mercato nero"
per le badanti
Banda in manette

In cella sono finiti madre, figlio e nuora tutti romeni. COLORFOTO
In cella sono finiti madre, figlio e nuora tutti romeni. COLORFOTO
In cella sono finiti madre, figlio e nuora tutti romeni. COLORFOTO
In cella sono finiti madre, figlio e nuora tutti romeni. COLORFOTO

Tre in cella per una razzia fra gli scaffali di un supermercato. E il sospetto che la refurtiva fosse destinata alle badanti dei nonni del Nord Italia, che acquisterebbero prodotti per la terza età sul mercato nero per poi fare la “cresta” ai danni degli anziani che accudiscono. È l’ipotesi investigativa sulla quale stanno lavorando gli agenti delle volanti, che giovedì pomeriggio hanno arrestato tre romeni sorpresi con numerosa refurtiva nelle vicinanze del centro commerciale Palladio in strada Padana verso Padova. A finire in carcere sono stati madre, figlio e la compagna di quest’ultimo: Mariana Costache, di 49 anni, Adrian Alexandru Costache, di 26, e Violeta Tincuta Temei, di 20, tutti romeni senza fissa dimora e già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. La banda è stata trovata in possesso di un bottino di circa 1.200 euro.

IL CONTROLLO. Erano circa le 17 di giovedì quando gli agenti, guidati dal vice questore aggiunto Elena Peruffo, hanno intimato l’alt, vicino al centro commerciale Palladio, alla Citroen Xsara con targa francese dei tre stranieri. Perquisendo il veicolo sono saltati fuori alcuni grossi sacchi neri pieni di prodotti ancora chiusi nelle scatole: 35 confezioni di lamette per rasoi, 26 di creme adesive per dentiere, scarpe, articoli di bigiotteria, generi alimentari, spazzolini elettrici e molte bottiglie di superalcolici. A quel punto, i romeni sono stati portati in questura, dove i poliziotti hanno scoperto che la borsa di Temei era foderata di carta stagnola per ingannare i sistemi anti taccheggio alle casse del negozio.

IL FURTO. Rovistando nella borsa della donna gli agenti sono poi risaliti al supermercato svaligiato dalla gang grazie a uno scontrino di 3 euro battuto alle 14.40 dello stesso giorno al Famila di Curtarolo, nel Padovano. Il direttore del punto vendita ha confermato il furto e riconosciuto la refurtiva tramite i codici a barre dei prodotti. Ma c’è di più. Nella memoria del navigatore del veicolo utilizzato dagli stranieri sono stati trovati indirizzi di numerosi supermercati che, secondo gli investigatori, la banda stava per colpire o avrebbe già visitato negli ultimi mesi: l’Emisfero e il Famila di Parco Città, ma anche punti vendita di Verona, Mantova, Desenzano, Montebelluna, Parma e Ivrea. A quel punto, madre, figlio e nuora sono stati sottoposti a fermo e portati in carcere: il giovane a Padova (per competenza), le donne a Verona. Il procuratore Cappelleri ha chiesto al giudice per le indagini preliminari la convalida dei provvedimenti. Gli stranieri dovrebbero essere ascoltati lunedì.

IL MERCATO DELLE BADANTI. Assicurati alla giustizia i romeni, ora i poliziotti stanno cercando di risalire al canale di ricettazione della merce. La polizia è praticamente certa che gli stranieri agissero su commissione. Superalcolici a parte, tutto il resto dei prodotti rubati porta gli investigatori a ritenere che la refurtiva fosse destinata a pensionati. La teoria del personale delle volanti è che la banda abbia un piazzista in ognuna delle province colpite, che raccoglie le ordinazioni delle badanti provenienti dall’est Europa. Queste ultime acquisterebbero poi la merce sottratta sul mercato nero a prezzi più bassi rispetto a quelli dei supermercati per truffare gli anziani che assistono, facendosi rimborsare più soldi rispetto a quelli che hanno effettivamente speso per fare la spesa, senza presentare lo scontrino alle vittime. Un raggiro in piena regola, commesso per rimpinguare il proprio stipendio, che sfrutta la scarsa lucidità degli anziani.

Valentino Gonzato

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