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Vicenza

Il lavoro è finito
Ma la ciclabile
è già da rifare

L’opera è lunga circa 1.500 metri e arriva a Monticello Conte Otto
L’opera è lunga circa 1.500 metri e arriva a Monticello Conte Otto
L’opera è lunga circa 1.500 metri e arriva a Monticello Conte Otto
L’opera è lunga circa 1.500 metri e arriva a Monticello Conte Otto

VICENZA. Si è fatta attendere per anni. E adesso che la ciclopedonale è stata completata si pensa già a rifare la pavimentazione. Il perché è presto detto: resiste male alla pioggia. Stiamo parlando della pista lungo la linea ferroviaria Vicenza-Schio, da Anconetta fino a Monticello Conte Otto. Ieri, in via Camaldonesi, la cerimonia di inaugurazione in pompa magna, vecchio stile, con tanto di parroco. E ci mancherebbe, ha borbottato qualcuno: lunga un chilometro e mezzo, finora è costata circa 386 euro al metro.

L’annuncio, alla vigilia dell’Assunta, è di Cristina Balbi. Dice l’assessore alla Cura urbana: «Abbiamo stanziato 150 mila euro per sostituire in futuro l’attuale pavimentazione (in calcestre, ndr) con un altro materiale, biostrasse, per esempio». La ragione è semplice: quest’ultimo materiale è particolarmente impermeabile alla pioggia e, in generale, agli agenti atmosferici, ai cloruri e ai trattamenti antigelo. La misura aggiuntiva, nelle parole dell’assessore, «accoglie la richiesta dei residenti che lamentano, durante il maltempo, problemi di resistenza della strada». E sul perché non ci siano state correzioni in corso d’opera, la risposta arriva dal consigliere Udc Daniele Guarda: «La progettualità, prima del cambio del recente regolamento, non prevedeva l’utilizzo di biostrasse o simili».

 

 

Quando la nuova pavimentazione sarà realizzata, il costo complessivo di questa ciclopedonale lunga circa 1.500 metri ammonterà a 730 mila euro, circa 486 euro a metro. Per completare il primo stralcio, iniziato nel 2009, e il secondo, iniziato nel 2011, sono stati spesi 280 mila e 150 mila euro. Altri 150 mila sono serviti per il terzo stralcio (qui il cantiere è iniziato nel 2016). Ad oggi l’impegno economico è stato pari a 580 mila euro, 386 al metro, appunto.

Va detto che nella lunga gestazione dell’opera amministratori e tecnici hanno incontrato un ampio ventaglio di difficoltà: tra espropri, la vicinanza ai binari, i vincoli posti da Rfi e dai gestori dei sottoservizi. La buona notizia è che sono stati installati i cavidotti elettrici e i plinti per l’illuminazione a led. Ma questa sarà realizzata con un finanziamento a parte.

Federico Murzio

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