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Vicenza

I risciò dei pacchi
invadono il centro
Scatta la stretta

Il Comune pensa a  nuove regole sui risciò in centro
Il Comune pensa a nuove regole sui risciò in centro
Il Comune pensa a  nuove regole sui risciò in centro
Il Comune pensa a nuove regole sui risciò in centro

La battaglia era cominciata nel 2007 quando l’amministrazione aveva alzato le barricate proibendo l’accesso in Ztl ai furgoni delle ditte di spedizione. «Se volete consegnare merce potete affidarvi alla società Veloce», era stato detto. Da allora sono scattate polemiche, ricorsi, attacchi e difese. Finché i corrieri (non tutti) hanno deciso di affidarsi a un’arma del tutto speciale: i risciò. Una soluzione intelligente, che inizialmente è stata adottata da pochi ma che con il passare del tempo è diventata sempre più diffusa. Tanto da costringere l’amministrazione comunale a far scattare la stretta.

L’ESPLOSIONE. No, nessun freno. L’assessore alla progettazione Antonio Dalla Pozza al contrario ammette di «apprezzare questo tipo di mezzo sostenibile» ma allo stesso tempo non si può nascondere: «In centro storico ce ne sono tanti - afferma - e per noi ora diventa una necessità cercare di fare ordine. Perché altrimenti la situazione rischia di diventare caotica e rischiosa. Bisogna regolamentare».

LE NORME. Niente è ancora stato deciso «anche perché - aggiunge Dalla Pozza - per noi questo fenomeno è nuovo e quindi ci stiamo guardando attorno per capire come intervenire: tra tricicli e bici-cargo sono parecchi mezzi». Una soluzione, però, l’assessore la esclude a priori: «Non pensiamo di prevedere licenze come possono essere quelle dei taxi - spiega - semmai dobbiamo pensare alla sicurezza e all’ordine del centro storico. Perché il cuore della città è principalmente uno spazio frequentato da pedoni». Ecco perché le possibili operazioni per regolamentare il traffico continuo di risciò riguarderebbero la circolazione. «Prima di tutto - annuncia - verrà ordinato ai corrieri in bicicletta di rispettare i sensi unici oppure, durante il mercato, sarà proibito l’accesso in piazza dei Signori, in piazza Duomo o davanti alle poste centrali, dove ci sono i banchi».

LA SITUAZIONE. Al momento si contano tre corrieri che utilizzano le biciclette-cargo come mezzo di trasporto. Altri portano il carrello a piedi mentre altri ancora si affidano alla Veloce. «Noi - conclude - vogliamo incentivare le bici dei corrieri ma non devono creare conflitto con quella parte di città che non si aspetta la loro presenza».

Nicola Negrin

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