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Vicenza

I referti arrivano
tramite Facebook
L’Ulss si fa social

L'ingresso del San Bortolo
L'ingresso del San Bortolo
L'ingresso del San Bortolo
L'ingresso del San Bortolo

VICENZA. Ed ecco ora l’Ulss social. Non solo la riforma dettata da Venezia e l’unificazione sull’asse Vicenza-Arzignano che il dg Giovanni Pavesi sta costruendo mattone su mattone, ma anche la comunicazione moderna affidata alla piattaforma più famosa del globo che coinvolge oltre 1 miliardo 600 mila utenze al mondo. L’indirizzo “politico” arriva dalla laguna che al pianeta on line crede parecchio. Pavesi non ha perso tempo traducendo l’indicazione subito in pratica, e da viale Rodolfi decolla la nuova pagina Facebook aziendale. Attenzione: non è la solita pagina Fb fatta solo di “dialoghi” e “mi piace”, ma una vetrina interattiva che ogni giorno fornirà notizie sui servizi dell’Ulss, consigli per difendere la salute, consentirà di prenotare una visita o un esame e di scaricare il referto di un’analisi, fa arrivare una segnalazione direttamente alla direzione. Basta digitare @aulss8berica, sul pc o sul telefonino appare la schermata e si apre il mondo-Ulss che, da una parte, si affianca al sito istituzionale, più canonico e rigido e, dall’altra, viene per lo più a sostituire l’ormai superato Urp. Tre – spiega il dg - le direttrici della pagina affidata a un esperto, Carmine Molinini. «Vogliamo dare informazioni su iniziative e tematiche, creare un canale di dialogo con il cittadino al quale rispondere nel giro di poco tempo, lanciare videochat su temi di interesse generale in cui uno specialista dell’ospedale interloquisce con la gente». L’azienda entra, dunque nel computer spiega ancora Pavesi «per avvicinarsi ancora di più ai vicentini». Un’operazione «di trasparenza ma anche di fidelizzazione». Con l’auspicio che la pagina (a cui si aggiunge il numero wathsapp 3281506645 da lunedì a venerdì) rappresenti uno strumento in più, «per informare, ricevere voci anche critiche, colloquiare, migliorare», e non venga utilizzato come sterile «sfogatoio». L’iniziativa, già partita, sembra riscuotere attenzione e consensi. Nelle prime due settimane oltre 1400 fan raggiunti e 3 mila passaggi su una prima chat trasmessa sui Pfas. Da vedere sulla Facebook-Ulss via pc o smartphone anche articoli della stampa quotidiana sulla sfera-sanità e interviste tv di primari e dirigenti su reparti, assistenza, amministrazione. Una delle novità, come detto, è la possibilità di usare il social per chiedere informazioni o segnalare difficoltà, disservizi, problemi. Si potrà contattare direttamente la direzione della “Berica” inviando un messaggio privato alla pagina Facebook o su wathsapp, che fungeranno da front office virtuale dell’azienda. «La risposta – assicura Pavesi – arriverà sempre». Per i messaggi finora ricevuti il tempo medio è di 8 ore. Ma si conta di fare anche prima. Insomma non più giorni, carte prestampate da riempire in un ufficio che segue trafile preistoriche e lunghe attese per avere un riscontro magari solo formale. «Ci siamo adeguati ai tempi – dice il dg – e a mezzi che la gente usa ormai abitualmente. Finora le segnalazioni ci sono state molto utili. In alcuni casi sono stati l’occasione per spiegare le ragioni di certi percorsi organizzativi che potevano sembrare scorretti e che invece hanno una loro logica, e, altre volte, abbiamo potuto rimediare a errori che ci possono essere o a situazioni particolari». La pagina vuole pure favorire l’utilizzo dei servizi on line. Si potrà prenotare una prestazione specialistica o scaricare un referto tramite il social partendo da una piattaforma elastica con cui l’utente può avere più confidenza rispetto al portale aziendale.

Franco Pepe

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