<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Vicenza

Gli studenti del Lioy
i migliori a uscire
dalla “Valle dell’orco”

Trecento alunni di 14 scuole hanno affollato piazza dei Signori. COLORFOTO
Trecento alunni di 14 scuole hanno affollato piazza dei Signori. COLORFOTO
Vicenza, concorso "Bravo chi legge" (COLORFOTO)

VICENZA. I più bravi a farsi strada nella fitta trama del thriller “La valle dell’orco” sono loro: gli studenti della 2AT del Lioy. Del romanzo di Umberto Matino, questi ragazzi e ragazze conoscono tutto: personaggi, storia dei cimbri, luoghi, perfino le virgole. Ed è grazie a questa conoscenza enciclopedica dell’opera che vincono il concorso “Bravo chi legge”. Si tratta di una gara ispirata al format televisivo “Per un pugno di libri” e che quest’anno ha visto 14 scuole della provincia gareggiare sulla padronanza di un romanzo. Quello di Matino, appunto. Vince il Lioy davanti al Pigafetta e al Brocchi. Poi, via via, l’istituto Rossi, il Fogazzaro, il Piovene, il Da Ponte, il Trissino, il Quadri, il Boscardin, Zanella, il Da Vinci, il Montagna e il Canova. (VIDEO)

 

Va detto che i “magnifici” trecento che ieri si sono affrontati in piazza dei Signori, avevano l’aria di giocare una finale di Champions League: insomma, la partita della vita. Più agguerrite le ragazze che i ragazzi, ma non è una novità. Un agonismo che piace ai professori, certo, ma anche al consigliere Giacomo Possamai (il Comune è tra i promotori dell’evento) e a Matino. «“Bravo chi legge” è un modo originale e accattivante per costruire percorsi di formazione ed educazione alla lettura fin dalla scuola», osserva Possamai. Lo sguardo corre alla piazza, «È uno spettacolo nello spettacolo», commenta il delegato alle politiche giovanili.

 

Intanto la competizione entra nel vivo. I quattordici gruppi si cimentano in cinque prove. La prima: associare alcuni scrittori vicentini alle loro opere. La seconda: domande sul testo. La terza: chi è chi e chi ha detto cosa. La quarta: il labirinto, ovvero gli studenti devono districarsi tra logica, collegamenti grammaticali, anagrammi e fonetica. La quinta: vero o falso. Tranne la prima, le altre prove si basano sul romanzo dello scrittore scledense. I gruppi ricevono i fogli, si chiudono su loro stessi come in un formicaio impazzito e in 5 minuti offrono le risposte. Poi la parola passa alla giuria per la valutazione e il punteggio.

 

Matino osserva la scena. «Bella iniziativa - dice -. Sorrido quando definiscono il mio romanzo etno thriller. La storia dei cimbri fa parte del Vicentino, e raccontarla è raccontare una parte del territorio, entrando e uscendo da vari punti di vista». La premiazione del concorso e di Tweetbook e Booktrailer sarà il 5 maggio all’Odeon.

Federico Murzio

Suggerimenti