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Giustizia civile lumaca: danno per le imprese

«Per rendere il nostro territorio competitivo dal punto di vista economico e incentivare la ripresa c’è bisogno di una giustizia civile più celere». Il presidente di Confartigianato Imprese Veneto, Agostino Bonomo, non ha dubbi nell’indicare la cura per rilanciare il sistema imprenditoriale della nostra Regione. Che invece, proprio per i ritardi e le lentezze dei tribunali civili stenta ad attrarre investimenti (specialmente quelli esteri) e fa disperdere risorse frenando il rilancio.

CAUSE APERTE. In base all’analisi dell’Ufficio studi di Confartigianato Imprese Veneto (su dati del ministero della Giustizia) i procedimenti civili aperti nel corso del 2016 sono stati 137.642; a Vicenza quasi 20 mila. Un numero piuttosto elevato (che risulta in leggero aumento rispetto al 2015 ma inferiore se sei prende come riferimento il 2014) che porta la media regionale per tribunale alla cifra di 19.663 cause; una delle più alte nel nostro Paese e comunque ben al di sopra della media nazionale che si ferma a 14.849. I veneti, però, almeno dal punto di vista imprenditoriale non sono i più litigiosi almeno stando alle cause civili tanto è vero che il tasso di litigiosità (28.153 casi iscritti per 100 mila imprese) è inferiore a quello nazionale (34.264). Il punto dolente è che nella nostra Regione il numero di tribunali, di giudici e di personale amministrativo secondo la ricerca di Confartigianato non è adeguato al bacino di utenza (abitanti o imprese che dir si voglia).

GLI ALTRI NUMERI. A rendere le cose ancora più complicate arriva poi il rapporto tra abitanti e giudici togati. In Veneto ci sono infatti 17.571 cittadini per giudice togato: +54,7 per cento rispetto alla media nazionale e 1.804 imprese rispetto alle 1.161 che gravano su ogni giudice togato in Italia: +55,4 per cento. In questa speciale graduatoria Vicenza si trova in un caso al secondo posto (20.457 abitanti per giudice togato) e nell’altro al terzo (1.982 imprese per giudice togato). In testa (in entrambe le graduatorie) a rivendicare un primato di cui farebbe volentieri a meno c’è la provincia di Treviso. L’intasamento che si rifletterebbe poi in maniera negativa sui tempi della giustizia sarebbe da imputare soprattutto alla mancanza di personale amministrativo. Da qui il numero di udienze ridotte; le notifiche bloccate gli sportelli con orari di apertura limitati. In media il tasso di scopertura dei magistrati è del 9,8 per cento che scende in Veneto all’8,7 per cento con punte del 14 per cento a Venezia, del 13,9 per cento a Vicenza e del 13 a Verona. A livello regionale anche il tasso di scopertura del personale amministrativo è inferiore a quello italiano: 18,5 per cento contro il 19,8.

Matteo Bernardini

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