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Roma

Giorgio Napolitano operato al cuore

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Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica emerito
Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica emerito
Napolitano operato all'aorta: intervento riuscito, e' stabile

 

ROMA. "L'intervento è andato molto bene, il cuore ha ripreso e il paziente è in condizioni stabili. Siamo molto soddisfatti e ottimisti": così in conferenza stampa il cardiochirurgo del San Camillo di Roma, Francesco Musumeci, che ha operato l'ex presidente Giorgio Napolitano all'aorta nel corso della notte. Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni si è recato stamane all'ospedale San Camillo per salutare il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano.

"Ora dorme e verrà trasferito in terapia intensiva - continua lo specialista -. Ovviamente i suoi 93 anni conteranno sul tempo di recupero, ma la sua grande tempra lo aiuterà". "E' arrivato cosciente in sala operatoria - racconta ancora il dottor Musumeci - e gli ho spiegato come si sarebbe svolto l'intervento, prima di addormentarlo. Era lucido, sveglio e ci ha incoraggiati". "Ora aspetteremo domattina per svegliarlo e vedere come va", conclude il chirurgo.
 

Napolitano è stato colto da un malore nel tardo pomeriggio di ieri: ha accusato un forte dolore al petto mentre si trovava nella sua abitazione romana. Immediata la decisione del ricovero. L'ex capo dello Stato è stato trasferito al San Camillo dove, con una procedura d'urgenza, dopo le necessarie analisi, e' stato portato in sala operatoria per effettuare una resezione parziale dell'aorta. Un intervento lungo e delicato in considerazione anche dell'età del paziente.

 

Napolitano ha iniziato il suo primo settennato gioendo per la vittoria dell'Italia ai mondiali di calcio di Berlino, nel luglio 2006, e ha concluso i quasi due anni del secondo mandato con qualche rimpianto per non essere riuscito a vedere del tutto compiuti quei cambiamenti istituzionali per i quali tanto si è speso.

Ma soprattutto "re Giorgio" ha dovuto affrontare quello che in molti considerano il periodo più buio degli ultimi 50 anni, navigando a vista tra gli scogli di una durissima crisi economica. E lo ha fatto con una convinzione incrollabile: che l'Italia avesse bisogno di stabilità politica. 

 

L'ultimo importante intervento pubblico è stato per presiedere i lavori dell'Aula del Senato, il 23 e il 24 marzo scorsi, in quanto senatore più anziano, per l'elezione del nuovo presidente di Palazzo Madama. Sempre attento e lucido osservatore della situazione politica, Napolitano compirà 93 il prossimo 29 giugno. Ora una nuova sfida, con l'intervento nella notte dopo il malore che ha fatto anche temere il peggio.

 

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